The Roving Magpie – Seven Sad Songs

Un disco bellissimo, di rara profondità e dall’indubbio spessore artistico

The Roving Magpie – Seven Sad Songs

The Roving Magpie è il progetto acustico, all’insegna di un affascinante dark-folk, di Peter, musicista mantovano conosciuto anche per il suo operato con Vollmond e Blaze Of Sorrow.

L’impronta neo-folk indubbiamente è ben presente, ma in fin dei conti qui siamo di fronte ad una raccolta di brani dall’impronta cantautorale, sia pure rivestita di un’aura particolarmente oscura, caratterizzata da un timbro vocale che richiama alla mente interpreti della levatura di Leonard Cohen, Tom Waits e anche Nick Cave, in quest’ultimo caso, però, soprattutto per l’approccio introspettivo e decadente.
Ma, al di là del consueto gioco dei rimandi, Seven Sad Songs tiene fede al titolo proponendo una serie di bellissime e altrettanto tristi canzoni caratterizzate da una rara intensità emotiva, da un approccio vocale tipico del crooner arrivato al fondo della bottiglia, e da tappeti di chitarra acustica e tocchi di tastiera minimali, la combinazione ideale per attrarre fatalmente le più malinconiche tra le anime all’ascolto.
Il lavoro ha il pregio di non indulgere su un unico schema compositivo e così, insieme a brani dalla struttura propriamente folk, troviamo la scarna desolazione trasmessa da tracce come The Rime of the Drunken Rook o Weeping Willow, anche se il punto più alto lo si rinviene negli ultimi due brani, la magnifica The Last Song, al penultimo posto in scaletta nonostante l’ingannevole titolo, e la conclusiva Thulean Chant: nella prima la voce, se possibile dai toni più cupi del solito, si accompagna a preziosi arpeggi acustici e e lievi pennellate tastieristiche, mentre nella seconda prevale una vena più dark, anche per l’impronta vocale utilizzata in questo caso, che va a scomodare il Peter Murphy solista.
Un disco bellissimo, di rara profondità, dall’indubbio spessore artistico e, quasi superfluo rimarcarlo, rivolto inevitabilmente ad un novero piuttosto ristretto di ascoltatori.

Tracklist:
1.The Kite
2.The Lake
3.The Rime of the Drunken Rook
4.Loneliness
5.Weeping Wilow
6.The Last Song
7.Thulean Chant

Line-up:
Peter The Oystercatcher – Woods
Rookface – Alcohol

THE ROVING MAGPIE – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

ZAKO – I

Durante una trasferta in Toscana per motivi familiari, per chi vi scrive si è presentata una splendida opportunità: quella di vedere in azione, per la prima volta dal vivo, i leggendari Fuzztones in concerto a un’oretta d’auto di distanza da dove (temporaneamente) alloggiava. Colto l’attimo,

THEE HEADCOATS – IRREGULARIS (THE GREAT HIATUS)

Neanche il tempo di recensire l’album-raccolta “Failure not success” (pubblicato col moniker Wild Billy Childish & CTMF) che arriva subito un altro Lp, nel 2023, firmato dallo stacanovista inglese Billy Childish, poliedrico menestrello di culto, che per questa release ha riesumato gli Headcoats, che tornano