iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

The Record’s – De Fauna Et Flora

The Record's - De Fauna Et Flora: Sgombriamo subito il campo da qualsivoglia dubbio,i Record's sono uno fra i migliori (il migliore?) gruppi italiani che ...

The Record’s – De Fauna Et Flora

Sgombriamo subito il campo da qualsivoglia dubbio,i Record’s sono uno fra i migliori (il migliore?) gruppi italiani che propongono musica,di qualità, in questi ultimi anni.
Lo fanno con tale competenza ed entusiasmo che la loro proposta è persino esportabile,e tutti sappiamo quanto questo sia difficile per una band del belpaese,il loro recente tour americano ne è la più lampante delle dimostrazioni.

Fu a causa di un’entusiastica recensione del buon Frazzi su Rumore (a parere di chi scrive il miglior giornalista musicale italiano) che mi innamorai follemente del precedente album dei R’s “Money’s on fire”,una scintillante raccolta di brani per i quali la definizione power-pop appariva persino limitante,e quando parlo di power-pop parlo di uno dei miei generi musicali preferiti in assoluto.
Attendevo quindi questo nuovo album con un misto di ansia e timore;ansia perchè ero impaziente di ascoltare altre loro composizioni e timore che fosse molto arduo replicare un predecessore di tale spessore.
“De fauna et flora” è,a mio umilissimo parere,un disco molto più meditato e volendo anche complesso del precedente ma,e questo lo dico dopo svariati ascolti,altrettanto meritevole.
I tredici pezzi che lo compongono sono permeati di una sottlie coltre di giocosa psichedelia che a tratti può sembrare velvettiana o barrettiana o rimembrare i Love dell’indimenticabile Arthur Lee se non i Beatles o gli Xtc.
Ma andiamo ad analizzarle con maggior cura le canzoni che andremo ad ascoltare immergendoci in questo affascinante album.
Si inizia con i ritmi rilassati della elettro-acustica “On our minds”,si prosegue con la marcetta sixties-psichedelica “Rodolfo” nella quale aleggia lo spettro di colui che con la sua follia fece grandi i Pink Floyd,”I love my family” invece mostra una ritmica pop ma frammentata degna dei migliori Xtc,”Panama Hat” è soave e malinconica quanto “Turtles will mind your fate” che la segue a ruota e nella quale sono più palesi le influenze dei Love.
Si prosegue incontrando “We all need to be alone” nella quale i nostri mostrano al mondo come si costruisce una perfetta pop song,”Call of the ice” è stata scelta come brano di punta di questo album e ascoltandola se ne capisce il motivo, funziona a tal punto che è perfino difficile definirne le coordinate,”New gear,new feel” è il più beatlesiano fra i pezzi proposti mentre la conclusiva “Rain down” è tanto leggiadra quanto profonda ed anche se è apparentemente un brano semplice penso che migliaia di altre bands sarebbero disposte ad uccidere pur di avere il privilegio di averla scritta.
In conclusione per chi ha amato,e ne aveva ben donde,”Money’s on fire” un’avvertenza:per apprezzare questo “De fauna et flora” sono necessari svariati ascolti ma una cosa è certa,una volta entrati nei suoi meandri le esplosioni di gaudio saranno plurime.

Info e contatti : waww.myspace.com/therecordsrocks waww.foolicarecords.com

- The Record'S - De Fauna Et Flora

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Alberto Mancini – Xolo Ost

Alberto Mancini – Xolo Ost: musica di grande fascino, suggestioni a non finire sia per i giocatori che per i semplici ascoltatori.

Tatami Una donna per la libertà

Tatami Una donna per la libertà

Tatami Una donna per la libertà: una donna in lotta per la libertà è un film diretto dal regista Guy Nattiv e dalla regista e attrice Zar Amir Ebrahimi.

My Dying Bride – A Mortal Binding

A Mortal Binding è un lavoro tutt’altro che scontato e superfluo e testimonia quanto una band come i My Dying Bride che, piaccia o meno, ha fatto la storia, abbia tutto il diritto di continuare a riproporre con grande dignità, competenza e coerenza quel sound peculiare che, parafrasando la copertina di un noto periodico italiano, “vanta innumerevoli tentativi di imitazione”.

THE WYLDE TRYFLES – OUTTA TYME

Terzo lavoro sulla lunga distanza per i garage punkers francesi Wylde Tryfles che, a tre anni dal precedente “Fuzzed and confused“, tornano a eccitare i nostri timpani con nuovo incendiario full length, “Outta Tyme“, ancora una volta pubblicato sulla label tedesca Soundflat Records. Il quartetto