Il loro monicker è ingannevole: non ci troviamo dinnanzi ad una band heavy rock con la passione per le macchine da corsa, ma ad una delicata formazione del New Mexico, che non nasconde le proprie radici ben interrate nel rock classico americano, con chitarre acustiche corpose che evocano i Gran Funk Railroad.Ma il risultato che poi emerge dall’ insieme è qualcosa di comunque attuale, che rispolvera si anche altri autori quali Bob Dylan e Cat Stevens, ma che si sviluppa discretamente in modo moderno e non appassito.In alcuni momenti infatti, si possono riscontrare affinità con un’ altra band che nell’ ultimo album ha attinto deliberatamente nella storia folk-americana, i Black Rebel Motorcycle Club.Il confronto non regge, quest’ ultimi sono assolutamente più maturi ed concreti, ma comunque The Racecar dimostrano di essere molto bravi ad esplorare i meandri di ipotetici paesaggi terrosi e sabbiosi al tramonto nel cuore degli States e a rinverdirli di nuove sensazioni. Coinvolgenti.
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