La mia simpatia per il popolo scozzese nacque nell’estate del 1990, l’anno in cui l’Italia ospitò i campionati mondiali di calcio. La nazionale che indossa la magnifica divisa blu notte fu inserita in un girone che comprendeva il proibitivo Brasile e le più abbordabili Costarica e Svezia.
A parte il match con i carioca, le altre due partite si disputarono a Genova ed i tifosi scozzesi – giunti in gran numero – si riversano in riviera con tutto il loro folklore e tutta la loro vitalità. Ebbi la fortuna di assistere proprio accanto a loro ad entrambi gli incontri nella nostra gradinata e penso che mai ci sarà tifoseria così tanto degna di occupare la nord dopo quella del Genoa.
Un’inopinata sconfitta con i centroamericani escluse la rappresentativa della Scottish Football Federation dalla manifestazione; ciò non intaccò affatto l’entusiasmo dei suoi supporter che da buoni underdog non smisero affatto di far mancare il loro incitamento ed il loro apporto.
È quindi da trentatré anni che seguo con un occhio di riguardo tutto ciò che arriva dal paese dalla croce di Sant’Andrea, paese che, peraltro, in campo strettamente musicale ci ha regalato non poche soddisfazioni. Non fanno eccezione questi Poppermost dei quali vado a parlarvi sottolinenando come siano stati capaci, nel 2023, di realizzare con i quattro brani di questo ep, il singolo dell’estate 1966, senza essere anacronistici, non per me, e anzi beccandosi ben ottantasette punti stima.
Sul lato A trovano spazio Carry On Swinging, una pop song perfetta che rappresenta un benefico tuffo nel passato, supportato da un’armonica che dà sempre un tocco in più, e Teabags Milkin’n’Sugar che con il suo incedere perfetto è un irresistibile invito alla danza. Sul lato B sono invece incise I Know You Know I Know – che rappresenta al meglio la capacità della band nello scrivere deliziosi brani semplici, ma niente affatto banali e A Talent For Living brano di 2’56”, praticamente il più lungo del lotto (vi adoro anche per questo) e che è canzone dai cori assolutamente killer.
Beh è necessario dire altro centro perfetto della Rogue Records?
Si tratta di appassionati che fanno uscire ciò che più gli aggrada, la speranza è che di etichette così ne esista sempre di più, ne gioveremmo tutti in salute e lietezza.