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Recensione : The Paragons – Now- Lantern Records 2023

Ristampa per la prima volta in vinile per "Now" dei The Paragons, il loro terzo disco uscito originariamente nel 1981, un'era particolare per il reggae.

The Paragons – Now- Lantern Records 2023

Ristampa per la prima volta in vinile per “Now” dei The Paragons, il loro terzo disco uscito originariamente nel 1981, un’era particolare per il reggae. Ristampa completamente rimasterizzata per il disco che segnava il ritorno sulle scene del gruppo giamaicano che aveva mietuto tantissimi successi negli anni sessanta per poi sciogliersi nel 1970, a causa dei mancati pagamenti dei diritti e delle loro esibizioni.

Quella dei mancati pagamenti purtroppo è sempre stata una costante nella storia della musica reggae degli anni sessanta, settanta e ottanta. I gruppi e i solisti firmavano contratti capestro redatti da produttori senza scrupoli, che sfruttavano le galline dalle uova d’oro in un momento nel quale le vendite andavano benissimo.

I The Paragons capitanati da John Holt avevano firmato molti successi negli anni ruggenti del rocksteady più tendente al pop, con un suono incredibile che li portò al successo anche in Europa, dapprima in Gran Bretagna e poi nel resto del continente. Il ritorno con “Now” non poteva essere migliore, il disco è un’autentica gemma reggae anni ottanta dall’inizio alla fine.

Innanzitutto la composizione musicale presente in questo disco è di altissimo livello. Il suono è maturo, è cambiato sicuramente rispetto ai loro dischi precedenti, i The Paragons con “Now” sono in pratica un altro gruppo,  hanno voltato completamente pagina e hanno puntato sulla qualità e su un ancora maggiore avvicinamento al pop. Le melodie sono bellissime, la produzione è molto precisa, e tantissimo si deve al gruppo che li accompagna, uno dei migliori nel reggae : gli Aggrovators che accompagnavano Bunny Lee, una vera e propria squadra di campioni.

Negli Aggrovators al tempo militavano Sly & Robbie, i fratelli Barrett, tutta gente che suonò anche con Bob Marley, e se non bastasse c’erano anche Jackie Mittoo, Earl “Chinna” Smith,  e Winston Wright, in pratica il meglio del meglio della musica reggae di quel momento, e si sente, eccome se si sente. Il disco suona elegantissimo, i giri di basso conducono il gioco, tutti gli arrangiamenti funzionano benissimo, e il suono profondo del disco avvolge l’ascoltatore.  Oltre ad un gusto decisamente pop del tutto, c’è anche tantissimo del dub, specialmente in certi momenti più dilatati e potenti, sempre all’interno di ottime melodie.

Abbandonato quasi del tutto il rocksteady i The Paragons ripartono alla grande per quello che è un disco classico del reggae anni ottanta, con un suono dolce e pieno, dal sapore forte e con tantissimi retrogusti diversi per un disco concepito e realizzato da musicisti di altro livello, e con questa ristampa si può riscoprire in pieno un piccolo capolavoro troppo spesso dimenticato.

The Paragons

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