Questa è la colonna sonora dei vari stermini perpetrati, nel corso della millenaria storia dell’umanità, per motivi religiosi, politici, razziali o solo per soddisfare la pazzia di uomini che, anteponendo l’odio a qualsiasi altro sentimento, continuano ancor oggi nella loro catena di mostruosi delitti contro l’intera razza umana.
Memento Mori, secondo full length della black metal band transalpina The Negation, è una caduta libera nell’abisso di questi abominevoli massacri, raccontati con l’aiuto di un sound nichilista, un devastante metallo nero dalle tinte fosche e drammatiche, dove non esiste il minimo spiraglio di luce, simbolo di un’umanità ormai deformata dagli orrori di cui è responsabile, una lenta trasformazione in qualcosa di malvagio, che esce dai pori della pelle, un fluido annerito dal male, putrescente e dannato.
La band è dal 2011 che si aggira per Parigi e dintorni e nel 2013 ha rilasciato il debutto “Paths of Obedience”; il nuovo lavoro arriva dopo la firma con Kaotoxin Records, etichetta francese che di metal estremo (e non solo) ne sa parecchio, accogliendo nel proprio roster un nugolo di gruppi dalle elevate potenzialità.
Memento Mori è stato prodotto agli Hybreed Studio (Temple of Baal, Glorior Belli), mentre il bellissimo e inquietante artwork è stato realizzato da Metastazis (già al lavoro per nomi altisonanti del metal estremo come Morbid Angel, Behemoth e Watain) ed è accompagnato da un booklet interno colmo di foto destabilizzanti a testimonianza di quanto il male si annidi nell’uomo, corrotto dalla sua anima bestiale.
Il sound dell’album si rivela un devastante e nichilista black metal, feroce, guerresco ed oscuro: tutto il male è racchiuso in questi dieci capitoli creando un alone di perfidia e malvagità davvero disturbante.
The True Enemy, A Prayer for the Ones I Will Have to Kill, Faith in God’s Corpse fanno sembrare le opere delle altre band dedite al genere innocua musica per adolescenti, tanto racchiudono in sé un malsano sentore di atrocità, che si tocca con mano nei vari passaggi che formano queste odi alla morte.
Marduk e Dark Funeral sono le band di riferimento, ma i picchi apocalittici di questo lavoro sono tutti farina del sacco dei The Negation, che si candidano come limite pressoché invalicabile della malvagità in musica, sentire per credere.
Tracklist:
1. Intro
2. The true Enemy
3. Sacrifice the Weak
4. Parasite Fall
5. A Prayer for the Ones I Will Have to Kill
6. Faith in God’s Corpse
7. End of Cycle
8. Visions of Doom
9. Résistance
10. Outro
Line-up:
A.S.A. – vocals
Thanatoath – guitars
Gelgjer – guitars
Agarash – bass
Kryos – drums