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Recensione : The Machine – Offblast!

Se siete cresciuti a pane e Kyuss, questo è il disco che fa per voi!

The Machine – Offblast!

Fantastico, dall’Olanda arrivano i The Machine con il loro quinto album.

Il trio nato nel 2007 ha pubblicato praticamente un disco all’anno, sino Calmer Than You Are del 2012, che è stato seguito solo da uno split con i Sungrazer. Tre anni di tribolazione per arrivare a Offblast!, discone di matrice hardrock al cui interno troviamo diverse sperimentazioni. Colpa mia dunque non averli conosciuti prima.
L’album si apre con Chrysalis, canzone di oltre 16 minuti, la cui prima parte è composta da virtuosismi blues che trasudano acido, un viaggio psichedelico nel colore e nei suoni anni 70, una parte centrale di evocazione allo stoner più classico, quello desertico dei Kyuss per capirci, e ritornare a sfuriate sonore e impazzite, improvvisazione jam session. E già questa, da sola, varrebbe la spesa.
Dry End ci riporta alla Sky Valley, wah wah e funk a manetta seguiti ad esplosioni dirompenti di chitarre pesanti, a voler saturare e riempire le orecchie.
Coda Sun è l’unica canzone ad avere il video ufficiale, in bianco e nero, come un sole oscurato dalla polvere, ormai incapace di dare calore: meno riff potenti e chitarra più nervosa e veloce.
Fusione di grunge e stoner sia in Gamma che in Off Course, che riportano alla mente i tempi di Nirvana e di Soundgarden.
Come To Light chiude e suggella Offblast!, aumentando il rischio di essere trascinati in uno stato di semi-coscienza, di ipnosi parziale e di sogno lucido: nonostante la cosa possa essere spaventosa, allo stesso tempo risulta illuminante. Accompagnata dal suono, la mente può portare a brutti scherzi e farti rivedere quei mostri che da bambino immaginavamo sotto il letto e nell’armadio, e che nemmeno chiudendo gli occhi riuscivamo a mandare via.
Si viene presi da moltissimi pensieri, probabilmente per i testi, che non importa quante volte si ascolti il disco, risultano elusivi, poco chiari sia nel significato che nella comprensione.
Si canta, anche se non si che cosa si stia esattamente cantando. Perché il ritmo c’è. Eccome.

TRACKLIST
01 – Chrysalis (J.A.M.)
02 – Dry End
03 – Coda Sun
04 – Gamma
05 – Off Course
06 – Come To Light

LINE-UP
David Eering: Chitarra, Voce
Davy Boogaard: Batteria
Hans Van Heemst: Basso

THE MACHINE – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=WVEXGOAAWso

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