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Recensione : The Big Jazz Duo – Enemy

Enemy è un lavoro bellissimo, consigliato a tutti i fans del metal estremo, ma non solo: è la classica opera da sbattere sul muso ai detrattori della nostra musica preferita e a chi continua a snobbare la scena nazionale, che continua ad arricchirsi di nuovi talenti tra i quali i The Big Jazz Duo sono solo l’ultimo fulgido esempio.

Inquadrare un lavoro del genere è senza ombra di dubbio un’impresa, troppi ingredienti musicali in questa mezz’ora di metal estremo senza vincoli, completamente libero da etichette, colmo di una miriade di idee che si trasformano in note, suonato benissimo e tremendamente affascinante.

Ma ciò che più stupisce è come tutte queste sfumature, prese da un bel po’ di generi di cui la scena metallica (e non solo) si nutre, sono assemblate, riuscendo a non risultare forzate e creando una tempesta di suoni che si attenuano e si rafforzano come un ciclone devastante.
The Big Jazz Duo sono un quintetto piemontese, hanno già dato alle stampe un ep di debutto e, per la gioia di chi la musica la vive a 360°, tornano con il primo full length, questo stupendo Enemy.
Otto brani che spaziano tra death, brutal, symphonic, metal moderno accomunati da tecnica sopraffina, bellissime atmosfere epiche e magniloquenti ed un’anima prog, ben inserita nell’attitudine estrema del gruppo alessandrino che annichilisce, entusiasma e stupisce.
Enemy non lascia scampo, entra dentro di voi con la potenza del miglior deathcore e la violenza di un tornado quando i ritmi accelerano ed arrivano a sfiorare la velocità devastante del death più brutale.
Poi vi avvolge e ipnotizza con partiture sinfoniche, lasciandovi a bocca aperta da tanta glorificazione classica, in un epico incedere di drammatica musica bombastica, lasciandovi infine in balia della morte tra note dolenti di un pianoforte che vi conduce inesorabile all’ultimo respiro.
In tutto questo perfetto “pandemonio” la tecnica assurda dei musicisti è la classica ciliegina sulla torta, essendo mai fine a se stessa ma talmente funzionale al risultato da apparire quasi “normale”.
Album da sentire e risentire, trovando ogni volta una nuova stupefacente nota, un passaggio, un attimo che si rivela da parte di questa creatura estrema, diabolica e annichilente, con un sound che sfugge inesorabile a facili catalogazioni, non risultando pur nella sua estrema violenza per nulla pachidermico, anzi altamente fruibile nella sua breve ma intensa durata (poco più di mezz’ora).
Enemy è un lavoro bellissimo, consigliato a tutti i fans del metal estremo, ma non solo: è la classica opera da sbattere sul muso ai detrattori della nostra musica preferita e a chi continua a snobbare la scena nazionale, che continua ad arricchirsi di nuovi talenti tra i quali i The Big Jazz Duo sono solo l’ultimo fulgido esempio.

Tracklist:
1.Limbo
2.The Shepherd
3.Descent
4.Ravenheart
5.All Those Who Wander Are Lost
6.The Hollow Sunset
7.Haunted
8.The Three Beggars

Line-up:
Thomas Franceschetti – Voce
Riccardo Gilardenghi – Chitarra
Fabrizio Gesuato – Chitarra
Simone Salerno – Basso, Voce
Alessandro Pigoni – Batteria

THE BIG JAZZ DUO – Facebook

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