Piacevole connubbio di Songwriting, Folk e Indie, questo lavoro si stende senza disturbo nell’ orecchio dell’ ascoltatore. Riesce ad essere caldo, malinconico, acustico, giocoso, elettrico e disincantato.Dodici brani che scrivono una bella pagina dell’ indie ma che non riescono ad entusiasmare sino in fondo.L’ amalgama di Bright Eyes ed Okkerville River è resa bene, costruita nel dettaglio e trova il suo picco più alto in Pass the punch, un brano davvero amabile ed adorabile, sia per melodia, sia per ritmo, dove il cantato riesce emozionalmente a coinvolgere totalmente.Nel trio proveniente da Minneapolis, la poeticità e la profondità non mancano, ma a dir il vero, sono forse proprio queste ad invadere inopinatamente il campo e a risultare un po’ ostentate e forzate.Infatti la band riesce meglio a penetrare quando si lascia trasportare fluidamente, senza troppi suppellettili di contorno.La breve Carnations, ne è l’ esempio: dove la voce femminile di Venetia Kudrle fa l’ ingresso.Un disco molto carino ed apprezzabile che però non lascerà il segno. Molto ben realizzato l’ artwork, con disegni ed illustrazioni decisamente evocative