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Recensione : Sabu’ Alaimo – Generazione Digitale

Senza abusare, ma tanto per intendersi, c'è un po' di quella freschezza del primo Vasco Rossi, quando erano storie vere e colpi da maestro.

Salvatore Alaimo, in arte Sabù Alaimo, non è ciò che sembra.

In apparenza sembra uno dei tanti innocui e un po’ spaccapalle cantautore italiano che si piange addosso o che si lamenta per la donna fuggita via.

Invece no, Sabù ha conosciuto bene lo schifo e racconta quello che si prova a cadere in basso e a rialzarsi, senza moralismi o menate. Musicalmente la sua proposta è un pop rock non molto originale, ma composto ed arrangiato molto bene, assolutamente funzionale al progetto.

Salvatore non è mai ovvio, canta in maniera sempre adeguata, trovando spesso spunti molto buoni e guizzi da vero fuoriclasse. Il punto più alto della sua carriera è stata la finale nelle nuove proposte di Sanremo nel 2014, ma lui è in giro da molto e ha fatto molte cose. Ha cominciato da giovane come autore per diverse case discografiche.

Da lì molto lavoro e tanta gavetta, e magari la gavetta sta continuando ancora, però il suo talento se lo sognano in molti che hanno avuto più successo, ma non c’è da rivendicare, c’è da raccontare. Si sente a pelle la sincerità di Sabù nel raccontare ciò che ha visto e vissuto, il tutto con un substrato rock italiano molto ben confezionato. Senza abusare, ma tanto per intendersi, c’è un po’ di quella freschezza del primo Vasco Rossi, quando erano storie vere e colpi da maestro.

Ascoltando il disco ci si trova davanti a momenti davvero inconsueti, che parrebbero dover essere altri, ed invece Sabù piazza la frase o l’immagine che ti stupisce e che non sono mai ovvie.

Un disco maleducato e vero, che parla di pancia ma fatto con la testa.

ETICHETTA: MArte Press Music

TRACKLIST
1. GENERAZIONE DIGITALE
2. IL VIAGGIO
3. STIAMO DORMENDO
4. SOGNI MULTIMEDIALI
5. SGOMITO
6. MENTRE SOGNI
7. RESPIRO
8. SICILIA INNOCENTE
9. STIAMO DORMENDO (ESTESA)
10. PETROLIO

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