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Recensione : Rippikoulu – Ulvaja

I diciotto minuti di Ulvaja non deludono, mostrandoci una band che, nonostante il lungo silenzio, appare ancora in grado di lascare il segno con il suo death doom plumbeo ma contrassegnato da ampie aperture melodiche.

Anche se questo nome ai più dirà poco nulla, i Rippikoulu sono in realtà una delle band più antiche della scena death-doom finnica, avendo mosso i primi passi all’inizio degli anni ’90 ed essendo stati i primi a sperimentare l’uso della lingua finlandese in quest’ambito stilistico.

La loro produzione passata è, invero, limitata a due soli demo (il secondo dei quali, “Musta Seremonia” del 1993, viene descritto come una delle pietre miliari del genere, almeno sul suolo patrio), in quanto la band decise di interrompere l’attività in seguito alla scomparsa, avvenuta nel ’95, del chitarrista Marko Henriksson.
In maniera piuttosto sorprendente, quindi, Olli V. e Anssi Kartela, due dei cinque membri originari dei Rippikoulu, hanno rimesso in pista la band reclutando una nuova sezione ritmica e dando alle stampe per la Svart Records questo EP contenete tre brani inediti che, a quanto pare, potrebbe preludere, oltre alla futura uscita di nuovo materiale, anche alla ristampa dell’ormai introvabile secondo demo.
Fatta questa doverosa premessa, va detto che i diciotto minuti di Ulvaja non deludono le attese, mostrandoci una band che, nonostante il lungo silenzio, appare ancora in grado di lascare il segno con il suo death doom plumbeo ma contrassegnato da ampie aperture melodiche, coadiuvate dall’utilizzo, peraltro piuttosto misurato, di un’eterea voce femminile.
Certo, rispetto a realtà emerse in tempi recenti come i Kaunis Kuolematon, tanto per fare un esempio di band caratterizzata anch’essa dall’uso della lingua madre, i Rippikoulu potrebbero apparire un po’ troppo ancorati agli stilemi de genere, per quanto, ci tengo a ribadire, questo non sia affatto un difetto nell’ambito specifico.
Se vogliamo, ciò che meno convince in questo ritorno è invece l’uso del growl, invero non troppo espressivo e che, alla lunga penalizza parzialmente il buon lavoro evidenziato sia a livello tecnico che compositivo da parte della band.
La title-track, in particolare, dimostra quanto i Rippikoulu non abbiano smarrito l’attitudine necessaria per comporre brani oscuri, gonfi di dolore e malinconia ed in grado di smuovere emotivamente l’ascoltatore.
Meno di venti minuti sono pochi per giudicare imprescindibile un’uscita discografica, ma sono comunque più che sufficienti per ritenere che i Rippikoulu posano avere ancora molto da dire in un genere come il death-dooom nel quale, e non potrebbe essere altrimenti, le pur minime evoluzioni dal punto di vista stilistico si verificano con la più assoluta lentezza …

Tracklist:
1. Jää hyvästi kaunis kesä
2. Loputon
3. Ulvaja

Line-up:
Janne Ruohonen – Bass
Mikko Ruohonen – Drums
Olli V. – Guitars
Anssi Kartela – Vocals

RIPPIKOULU – Facebook

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