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Recensione : Return From The Grave – Three

Questo ep è enorme, i tre pezzi sono tre bellissime gocce di sangue come nella copertina, ed è davvero raro ascoltare qualcosa del genere.

Torna uno dei migliori gruppi italiani di musica pesante, i Return From The Grave dal Veneto.

Questo ep arriva dopo un periodo di problemi risoltosi positivamente, e questo ep è infatti più maturo, anche se il precedente disco “Gates Of Nowhere” era già ottimo.
La maggiore peculiarità dei Return From The Grave è che hanno un suono che prende le caratteristiche migliori di tanti bei generi e riescono a creare un qualcosa di assolutamente godibile. Se si chiudono gli occhi durante l’ascolto la voce dei Semenz ci porterà oltre Ozzy Osbourne. Con questo ep il suono dei Return FromThe Grave prende lo slancio per andare ancora più lontano, e sono forse l’unico gruppo italiano che abbia capito la lezione dei Black Sabbath. Non è tanto il loro suono ad essere sabbathiano, caratteristica davvero comune di questo tempo, ma la divisione del tempo e dello spazio che fanno. E’ una cosa difficile da spiegare se non li si ascolta.
Questo ep è enorme, i tre pezzi sono tre bellissime gocce di sangue come nella copertina, ed è davvero raro ascoltare qualcosa del genere.
Respiro, slancio e poi un tuffo nell’oscurità più luminosa che ci sia.

TRACKLIST
1. Timelessness
2. Soul’s Grime
3. Sough

LINE-UP
SEMENZ : VOCALS
SPARTA : GUITARS
JACK: DRUMS
BRESSA : BASS

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