La musica elettronica rappresenta un vasto e variegato universo musicale che si distingue in line with l’utilizzo prevalente di strumenti elettronici e tecnologie digitali nella produzione dei suoni. Questo genere musicale ha rivoluzionato il panorama musicale globale, introducendo nuovi modi di creare, manipolare e fruire los angeles musica. Dagli anni ’50, periodo in cui ha cominciato a svilupparsi grazie ai pionieri della musica concreta e alla sperimentazione con i primi sintetizzatori, los angeles musica elettronica ha visto una continua evoluzione tecnologica e stilistica. Oggi, essa comprende una miriade di sottogeneri che spaziano dall’ambient alla techno, dalla house alla trance, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive.
Cari seguaci dei nostri podcast, salpiamo per una nuova puntata di musica Techno proveniente dai nostri archivi ! Abbiamo, nell’abbastanza recente passato, riportato alla luce un gran numero di uscite, che non abbiamo recensito, ma che vi proponiamo riassunte in questo podcast, con descrizione e breve commento nell’articolo e in aggiunta sotto forma di mix estratto…sperando che siano ben lungi dall’essere vetuste…
E’ con questo ep dello svedese Marcus Fjellstrom che viene inaugurata la serie Rev. Lab. della Aagoo Records. Il disco, nuovo capitolo dopo gli interessanti album “Gebrauchsmusik” e “Library Music 1”, si compone di sei brani dalle tinte cupe e claustrofobiche.
Terza ed ultima parte della trilogia vinilesca dedicata agli studi di Charles Darwin. La meritoria Electronique.it ci porta a scoprire il lato oscuro della musica elettronica, e il suo impatto sulla psiche umana.
Vi presento quello che a parer mio è già uno tra i migliori dischi techno dell’anno, col marchio Pole Group, un altro grande successo per il collettivo spagnolo. A realizzare questa raccolta è il duo Exium, facente parte appunto di questo gruppo, che vede Oscar Mulero come capitano: Valentin Corujo e Hector Sandoval, giunti al loro secondo album, danno prova di saper padroneggiare e manipolare una materia techno estremamente oscura e misteriosa, affascinante per ritmi ed atmosfere, e coinvolgente anche nell’ascolto in cuffia.
Una prova importante per il producer campano Raffaele Attanasio, il debutto su lunga distanza, una raccolta di tracce incendiarie che prende il nome di No Thought Control.
Intorno al polo nord di Saturno è situata una gigantesca nuvola permanente rotante, di forma esagonale, con al centro un enorme vortice polare: questo fenomeno atmosferico è la “hexagon cloud”. E questo è anche il nome del disco di Erika, un’esplorazione spaziale in musica elettronica, una ridefinizione degli spazi, un’immersione nelle scure profondità di una techno post-acida e minimale, avvolgente come un vortice e misteriosa come la nuvola rotante di Saturno.
Tutti gli addii fanno male. Per fortuna in questo caso ci si trova davanti a una rara eccezione: il disco di Cosmo, ovvero quel Marco Jacopo Bianchi caposaldo degli stessi Drink To Me che, dopo tre dischi in cui non mancava certo di cui entusiasmarsi, hanno deciso di mettersi in pausa. Dalle loro ceneri nasce appunto Disordine, spin-off solista della voce del gruppo, che si cimenta in una formula sicuramente non nuova, ma ancora poco sentita sul suolo nazionale.
Dopo 12 EP arriva Zero, il primo full-length di casa Vault Series, ad opera di Subjected, che come di consueto va dritto al sodo, con la sua techno d’assalto altrettanto dritta quanto il sodo.
E’ con Dreamstone che il giovane e promettente producer Sorrow (già molti ep e collaborazioni alle spalle) debutta sulla lunga distanza. Il disco, uscito per la sempre attenta Monotreme Records, si compone di undici brani ambient/dubstep in grado di delineare paesaggi sonori estremamente delicati e raffinati.
Iyecast Guestmix Ep.14 – Komabase: Ci lasciamo alle spalle il brillante mix di Tying Tiffany sulle soundtracks e voltiamo ancora pagina, l’episodio odierno…
From Iyezine’s Archives Ep.8: Nuova puntata del nostro podcast di musica elettronica dagli archivi dell’ezine! Il precedente episodio era stato di imp…
Suonano assieme da vent’anni i Radias (Luca Torelli, Alessandro Spinelli, Giorgio Borgatti), ma mai sono usciti allo scoperto. Lo fanno ora, dopo cinque anni passati a studiare e sperimentare con l’elettronica. Il loro disco di debutto, prendendo il nome della band stessa, si compone di otto brani dal minutaggio piuttosto contenuto caratterizzati da una sorta di incalzante elettro-post rock.
