Pursuing The End – Symmetry Of Scorn

I parmensi Pursuing The End arrivano al disco d’esordio imprimendo una decisa svolta stilistica alla propria ancora fresca carriera.

Pursuing The End – Symmetry Of Scorn

Infatti, se l’Ep d’esordio “Dawn Of Expiation” (con una line-up avente in comune con l’attuale solo il cantante Giacomo Benamati ed il tastierista Stefano Bottarelli) mostrava una band alle prese con un gothic sinfonico piuttosto tradizionale, dall’usuale alternanza tra voce maschile e femminile e le meno consuete, invece, tematiche di ispirazione cristiana, questo primo full-length sposta decisamente la barra verso lidi metalcore e ciò, inevitabilmente, finirà per dividere gli estimatori della prima ora.
Tutto sommato, la decisione di svincolarsi da un genere musicale particolarmente inflazionato potrebbe essere anche apprezzabile, se non fosse che l’approdo prescelto è verso territori altrettanto affollati.
Indubbiamente i Pursuing The End provano in maniera lodevole a non omologarsi eccessivamente agli stilemi di un genere musicale per sua natura piuttosto schematico quale il metalcore, e lo fanno mantenendo, pur se in maniera evidentemente ridotta, le sfumature gotico-sinfoniche che ne avevano caratterizzato i primi passi.
Il risultato finale è contraddittorio, nel senso che a fronte di diversi brani dall’ottima resa ne troviamo altri che mostrano un’amalgama non ancora del tutto definita delle due anime; va detto che fino almeno ad In Vain, il disco si rivela decisamente di buon livello, grazie a brani intensi, grintosi e dotati di pregevoli melodie (esemplari in tal senso Cage Of Hypocrisy e l’opener The Last Truth), mentre la formula tende a mostrare un po’ la corda nella fase discendente del lavoro , dove la ripetitività degli schemi ed un certo calo di ispirazione inficiano parzialmente la resa complessiva del lavoro.
Ben suonato e perfettamente prodotto, Symmetry Of Scorn mostra tutti i pregi ed i difetti che sono insiti in un percorso musicale di questo tipo: il sound moderno e dalle ritmiche oggettivamente impressionanti talvolta però fornisce la sensazione d’essere un po’ forzato, come se non fosse stato ancora del tutto assimilato nel DNA della band.
Lungi dal far gridare al miracolo, questo esordio si rivela comunque apprezzabile e al termine dell’ascolto gli aspetti positivi prevalgono di gran lunga sulle perplessità, anche perché rispetto al precedente lavoro i progressi compiuti dal punto di vista tecnico-esecutivo sono piuttosto evidenti; è probabile ed auspicabile che, focalizzando ancora meglio la nuova direzione stilistica intrapresa, i Pursuing The End possano riuscire con il prossimo lavoro a farsi largo tra la nutrita ed agguerrita concorrenza.

Tracklist:
01. The Last Truth
02. Something Remains
03. Cage Of Hypocrisy
04. From The Ashes
05. In Vain
06. Merciful Vengeance
07. Human Revulsion
08. Out Of Control
09. Symmetry Of Scorn
10. Changes

Line-up :
Giacomo Benamati – Vocals
Chiara Manese – Vocals
Davide Rinaldi – Guitars, Lead Guitars
Thomas Pipitone – Guitars
Luca Cocconi – Bass
Gregorio Ferrarese – Drums
Stefano Bottarelli – Keyboards,

PURSUING THE END – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

Death Mantra For Lazarus – DMFL

Sussurri musicali dettati da una grande tecnica musicale accompagnata da una capacità compositiva superiore, per un lavoro tutto da ascoltare, scoprire ed amare, per chi ama immergersi nella dolce tempesta dei Death Mantra For Lazarus.

AA VV – BOMB YOUR BRAIN Vol. 2

Secondo capitolo per la compilation “Bomb Your Brain“, ancora una volta concepita e pubblicata, sempre in cinquecento copie, dalla piccola e coraggiosa etichetta indipendente francese Pigmé Records. Stessa formula del primo volume, una succosa e urticante raccolta (a questo giro con la didascalia che recita:

THE FUZZTONES live a POGGIBONSI (Si)

THE FUZZTONES live: Sul palco i Fuzztones, gruppo storico garage rock statunitense, il cui nome è stato ispirato dall’effetto di distorsione fuzz tone appunto, inventato nel 1962 e che sentiamo sempre in Satisfaction dei Rolling Stones.

South Sardinian Scum - Switch the Driver

South Sardinian Scum – Switch the Driver

I South Sardinian Scum non si inventano un cazzo, e neanche vogliono farlo, si limitano a suonare ciò che gli piace e lo fanno con la voluttà di chi sta compiendo una missione per conto di un dio minore e perdente, se non vi basta fatevi un bell’ aperitivo in un bar fighetto con della tech house di sottofondo sperando che il cocktail di merda che vi sarà servito vi vada per traverso.