Datemi un disco di (in)sano rock’n’roll lo-fi e vi risolleverò il mio mondo.
Rubando la citazione, e modificandola a mio piacimento, a chi ormai non dovrebbe più accampare diritti su di essa vado a parlarvi di questo album che ha avuto il potere di ridestare il morale di chi, ve lo giuro sul canguro, ha visto tempi migliori.
I brani che compaiono su questo lp sono in tutto quindici e sono tutti ben al di sopra della media, ne citerò soltanto alcuni, i miei preferiti, giusto per dare un’idea al lettore su cosa si troverà ad affrontare. La prima segnalazione va a Proto Paradox ed ai suoi ritmi nervosi e percussivi, si passa poi all’incedere spedito di What Is My Purpose il classico brano che non fa prigionieri, seguono Living A Lie scheggia impazzita di punk-rock in bassa fedeltà, I’m Not An Artist un brano quasi new wave (ovviamente quella più nervosa ed incompromissoria) per chiudere alla grande con Finally Have To Face Myself un pezzo dinamitardo che mi ha ricordato X-Ray Spex.
Il suggello alla bontà dell’operazione lo appone la Slovenly Records una delle etichette più hot del pianeta.
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