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Recensione : Pineda – Pineda

Pineda - Pineda: Umberto Giardini (Mr Moltheni) si era ritirato dalle scene, mettendo fine al suo progetto solista e bistrattando la scen...

Pineda – Pineda

Umberto Giardini (Mr Moltheni) si era ritirato dalle scene, mettendo fine al suo progetto solista e bistrattando la scena musicale italiana (criticando fortemente artisti e critici). Ma a quanto pare era solo un arrivederci. A un anno di distanza, in compagnia di Marco Marzo Maracas e Floriano Bocchino, ritorna in veste di batterista, in una nuova band, i Pineda. Per noi sette nuove canzoni strumentali, in bilico fra psichedelia, reminescenze sixties e sperimentalismi.

Ad aprire l’opera ci pensa la fresca, rapida e fluente Give Me Some Well-dressed Reason che, tra chitarre, basso, tastiere, batteria e xilofono, scivola via frizzante e vivace in tutta la sua lunghezza (7 minuti). Domino, più viscerale ed espressiva, guidata dal dialogo fra chitarra e tastiera, si inoltra in ambienti retrò declinati in crescente esplosione, cedendo poi il passo a Human Behaviour che, nonostante la durata limitata (3 minuti e mezzo), coinvolge e conquista con i suoi suoni e le sue melodie. Touch Me, più tesa e vibrante, non lascia prender fiato, rituffandosi continuamente nella materia sonora con tumultuosi giochi ritmici di chitarra, basso e batteria (in sottofondo) e una seconda parte esplosiva e dirompente. If God Exist, He’s In The Deep, invece, è la quiete totale, pacata, giocata su note bislunghe (drones?) a far da tappeto, mentre leggere sperimentazioni vi si adagiano sopra. Lost In Your Arms While Outside In All The World, It’s Raining, prosecuzione del precedente pezzo, sempre su toni pacati, lascia sfogare tastiere e chitarra (in maniera molto tortoisiana). Infine, a concludere, ci pensa Twelve Universes che, recuperata la verve iniziale, rilascia scariche energetiche, ipnotizzando e trascinando l’ascoltatore nel suo magma sonoro.

Il trio non delude. Se Moltheni in quanto solista non esiste più, possiamo ben consolarci con i Pineda. Certo, non sarà la stessa cosa (e magari qualcuno continuerà a restar deluso), ma la corposità di queste sette tracce è innegabile. Un disco che suona fresco, attuale e personale (nonostante i chiari riferimenti agli anni ’60, ai Tortoise, agli Explosion In The Sky). Un disco ben costruito, ben suonato e dalle belle idee.

TRACKLIST:
01. Give Me Some Well-dressed Reason
02. Domino
03. Human Behaviour
04. Touch Me
05. If God Exist, He’s In The Deep
06. Lost In Your Arms While Outside In All The World, It’s Raining
07. Twelve Universes

- Pineda - Pineda

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