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Recensione : Paramount Styles – Heaven’s Alright

Paramount Styles - Heaven's Alright: Scott McCloud e Alexis Fleisig (entrambi ex Girls Against Boys) ritornano con il loro progetto, Paramount Styles. A dist...

Paramount Styles – Heaven’s Alright

Scott McCloud e Alexis Fleisig (entrambi ex Girls Against Boys) ritornano con il loro progetto, Paramount Styles. A distanza di un paio d’anni dal primo disco, pubblicano, ora, il secondo lavoro Heaven’s Alright, dalle sonorità decisamente nineties e le melodie scarne/asciutte.

Si apre con Take Care Of Me, su tempi lenti, sonorità di chiara matrice anni ’90, arrangiamenti d’archi e piccoli inserti elettronici, mentre Amsterdam Again, quadrata nel suono e nell’incedere, si lascia ascoltare e canticchiare, grazie alla sua semplicità e immediatezza. Give Us Some Time prosegue sulle stesse coordinate, deviando leggermente su sonorità più rock’n’roll (ma senza mai perdere veramente la testa). The Greatest prosegue su asciutte note di basso e spolverate di synth, forse per creare un sound un po’ più eighities (?), lasciando poi spazio alla più sguaiata Desire Is Not Enough, canzone calda e sudata. White Palaces scorre fluida, a briglie sciolte, conducendoci all’interessante Steal Your Life, anch’essa semplice e scarna, ma decisamente ipnotica (come la successiva The Girls Of Prague, dal sapore agrodolce). Infine, Stay Alive, pacata e docile (con finale in crescendo) apre alla conclusiva Come To Where You Are che, partendo da suoni flebili e voce quasi sussurrata, si evolve fino a esplodere fragorosa nella seconda parte.

Il fatto che Scott McCloud e Alexis Fleisig abbiano fatto parte dei Girls Against Boys, non gioca a loro favore. La delusione è forte nel sentire come tutto ciò che i due hanno fatto in precedenza sia stato abbandonato per lasciar campo a sonorità così easy listening (leggasi “tendenti al banalotto”) e piuttosto anacronistiche (forse negli anni ’90 potevano rivelarsi vincenti). Insomma, un disco che si fa anche ascoltare, ma che ha ben pochi contenuti da offrire. Molti pezzi incolori, pochi spunti interessanti, un sound obsoleto: a voi l’ultima parola.

Voto: 5,5

TRACKLIST:
01. Take Care Of Me
02. Amsterdam Again
03. Give Us Some Time
04. The Greatest
05. Desire Is Not Enough
06. White Palaces
07. Steal Your Life
08. The Girls Of Prague
09. Stay Alive
10. Come To Where You Are

We Sinkwe Sink

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