iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Ni? – Ni?

Dopo aver dichiarato chiusa, salvo improbabili ripensamenti, la lunga storia degli Ephel Duath, Davide Tiso si ripresenta sulla scena con questo nuovo progetto denominato Niō.

Ni? – Ni?

Dopo aver dichiarato chiusa, salvo improbabili ripensamenti, la lunga storia degli Ephel Duath, Davide Tiso si ripresenta sulla scena con questo nuovo progetto denominato Niō.

In coppia con il drummer Jef Pauly, il musicista veneto oggi residente in California, propone questo primo assaggio di progressive/post metal strumentale, adottando una formula che prevede quali strumenti solo chitarra e batteria.
Il lavoro mostra diversi spunti interessanti, anche se la sua spontaneità gli fa assumere talvolta le sembianze di un abbozzo, quasi che Tiso sentisse l’urgenza di esprimersi in una forma meno rifinita, con un intento inconsciamente catartico.
In effetti, la progressione degli Ephel Duath era giunta ad un punto di non ritorno oltre al quale, però, era anche impossibile provare a spingersi: l’ultima incarnazione della band, con Karyn Crisis alla voce, aveva oltremodo estremizzato le caratteristiche di un sound già di suo piuttosto intricato, per quanto avvincente.
Così in Niō vengono fatte sfogare pulsioni progressive spogliate del loro involucro estremo, e la rinuncia ad un vocalismo esasperato come quello dell’artista statunitense consegna la scena alla chitarra, dando vita ad un sound dai ritmi circolari che più di una volta appare di lodevole ispirazione frippiana.
Come detto, questa prima prova dell’operazione Niō mostra stimmate sperimentali nonostante una fruibilità di fondo di gran lunga superiore agli Ephel Duath di questo decennio: i cinque brani presenti in scaletta sono gradevoli, con menzione particolare per The Wheel e Grey Dealer, e la breve durata complessiva agevola non poco la loro assimilazione, anche se c’è da chiedersi se Tiso riuscirà a rendere ancor più accattivante questa formula se sviluppata su un minutaggio più consistente rispetto a quello di un Ep.
La stima che, personalmente, nutro nei confronti di questo musicista poco disposto a scendere a patti con sonorità convenzionali, mi rende comunque fiducioso nei confronti dei risultati che scaturiranno da questo interessante progetto.

Tracklist
1.Summit
2.Delta
3.The Wheel
4.Grey Healer
5.Cave Dweller

Line-up:
Davide Tiso – Guitars
Jef Pauly – Drums

NIō – Bandcamp

https://youtu.be/nz0gutkBS68

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

Silent Vigil – Hope and Despair

Se in passato il sound traeva principalmente linfa dall’insegnamento dei Daylight Dies, tutto sommato Hope and Despair è un album che si muove in continuità con quello stile, che qui viene ulteriormente ribadito dando alla fine l’auspicato seguito, sia pure con il nuovo moniker Silent Vigil, alla brusca archiviazione degli Woccon avvenuta dieci anni fa.