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Recensione : Nightland – Obsession

Tra metal estremo e power sinfonico l'opera prima dei nostrani Nightland si rivela un lavoro spettacolare e trascinante.

Nightland – Obsession

Giungono al primo full length i pesaresi Nightland, attivi dal 2010 e con due Ep alle spalle, “Knights of the Dark Empire” e “In Solemn Rise”.

A tre anni di distanza dal secondo esce questo ottimo esempio di death metal sinfonico intitolato Obsession, oscuro, epico, a tratti bombastico e dalle ritmiche power, che mette d’accordo un po’ tutti, da chi ama il death classico a chi preferisce epicità e sinfonie in un contesto power.
Registrato da Brendan Paolini e mixato dall’onnipresente Simone Mularoni ai Domination Studios, Obsession è una cascata di sinfonie epiche in un clima da tregenda, drammatico e violento quanto basta.
Dalla prima all’ultima nota il gruppo nostrano gira a mille e ci catapulta in questa orgia di suoni nei quali la componente orchestrale, ben inserita nel songwriting, fa da base strutturale a tutta la musica che deflagra magniloquente, violenta ed emozionale.
Dreamless Life esplode in tutta la sua cattiveria sinfonica, dopo l’intro Benediction To Madness: la partenza a razzo ed il giro pianistico in sottofondo portano alla mente i Dimmu Borgir ma, nel ritornello, la band piazza dei cori epici degni dei Rhapsody più oscuri.
Questa è la linea che terrà l’album per tutta la sua durata: il duello tra il metal estremo e il power sinfonico si inasprisce ad ogni passaggio, oscurità ed epicità, violenza e melodia regalano spettacolari canzoni come Icarus, Cradle Of Sufferance, la title track e Last Dance Of A Treacherous Mind, la traccia con i migliori cori del lavoro, lasciando alla versione orchestrale di Dreamless Life il compito di mettere chiudere un’opera trascinante ed avvincente.
Un’autentica sorpresa questo primo lavoro dei Nightland, ottimamente prodotto e suonato, che si rivela un’opera da consigliare senza riserve agli appassionati del genere: alla fine, la voglia di premere nuovamente il tasto play è un attimo e questo è un dato che dice molto sulla qualità della musica.

Tracklist:
01. Benediction To Madness
02. Dreamless Life
03. ARES
04. Icarus
05. Alpha Et Omega
06. Cradle Of Sufferance
07. Obsession
08. Quod Vita Celat, Mors Revelat
09. Last Dance Of A Treacherous Mind
10. Dreamless Life (Orchestral)

Line-up:
Ludovico Cioffi – Vocals, Guitar
Filippo Scrima – Guitar
Brendan Paolini – Bass
Filippo Cicoria – Drums

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