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Recensione : Nightingales – Pigs On Purpose

Ristampa di un grande album dell'epoca post punk inglese.

Ristampa di un grande album dell’epoca post punk inglese.

I Nightingales nacquero nel 1979 a Birmingham da quattro membri dei The Perfects, gruppo punk che prese parte al tour di “White Riot” dei Clash.
Guidati dal carismatico Robert Lloyd, i Nightingales erano molto apprezzati da John Peel, che li definiva lontani dall’immaginario dell’epoca e migliori rispetto a tanti altri gruppi.
Il buon John aveva ragione come al solito, poiché questi ragazzi suonavano un post punk davvero originale, molto legato alla tradizione inglese.
Visivamente non sembravano affatto un gruppo post punk, dato che parevano più cinque assidui frequentatori di pub che dei tormentati esistenzialisti.
Pigs on Purpose uscì nel 1982 per la Cherry Red, etichetta fondamentale in quegli anni, ed ebbe subito un buon successo di pubblico e critica, finendo al quindicesimo posto della classifica alternativa inglese, e per qualche rivista musicale fu disco dell’anno.
La produzione, come ebbe poi a dirne Lloyd, non era eccezionale, ma la ritengo più che adeguata all’epoca, ed ha un suo particolare fascino.
Il disco è in pratica un live dei Nightingales, dato che dentro c’è tutto ciò che questo gruppo esprimeva: rabbia, politica, e quella nebbia anni ottanta che fece tante vittime.
I Nightingales sono una band molto al di sopra della media, e questo disco è la loro punta di diamante. Vi era una certa urgenza in quegli anni sia di esprimersi, che di superare il feticcio del punk, dato che mi sembra molto più inglese un disco come Pigs On Purpose che tanti altri ben più famosi.
Perso nell’oceano post punk, questo disco viene ristampato nel 2004 in occasione di una loro reunion, e dopo dieci anni viene recuperato dalla Vinilissimo, sussidiaria della Munster, che ci offre un’altra gemma davvero brillante.
Inglesità e giri di chitarra oppiacei, da qui viene tanta musica che oggi ascoltiamo.

Tracklist:
1.Blood For Dirt
2.Start From Scratch
3.One Mistake
4.Well Done, Underdog
5.The Crunch
6.The Hedonists Sigh
7.It Lives Again!
8.Make Good
9.Don’t Blink
10.Joking Apart
11.Yeah, It’s O.K.
12.Use Your Loaf
13.Blisters

Line-up:
Paul Apperley : Batteria
Steve Hawkins : Basso e Voce
Andy Lloyd : Chitarra e Voce
Nick Beales : Chitarra e Voce
Robert Lloyd : Voce

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