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Recensione : Nient’altro Che Macerie – Hai Perso

Un lavoro piacevole che nulla toglie e, quasi niente aggiunge, a quanto già presentato in passato

Nient’altro Che Macerie – Hai Perso

Passati due anni da “Al Vento”, i milanesi Nient’Altro Che Macerie ritornano con i sei brani di Hai Perso. Il nuovo lavoro, leggermente più riflessivo e maturo rispetto ai precedenti, esce ancora una volta per V4V Records (questa volta accompagnata anche da Controcanti), conquistando con la sua malinconica emotività.

Le meditate note che introducono Facile, fiorendo in un affascinante intrecciarsi di Massimo Volume e Meganoidi (periodo più scuro e ragionato), aprono al correre più spigliato e scorrevole di Abile e al timbro malinconico della avvolgente Lentamente (quasi potrebbe essere un brano dei Blink 182 più riflessivi).
La finta velocità di Verità, invece, facendo dell’intrico strumentale la sua caratteristica più importante, cede spazio al lento svilupparsi di chitarra di Sfida (completamente strumentale), mentre lo spirito fresco di Ancora, provando a crescere nella seconda parte, chiude il disco.

I sei brani di questo Hai Perso, riprendendo il discorso da dove era stato interrotto, si distinguono principalmente per l’essere leggermente più maturi dal punto di vista compositivo e per l’essere un po’ più giocati su tempi lenti. Un lavoro piacevole che nulla toglie e, quasi niente aggiunge, a quanto già presentato in passato.

TRACKLIST
01. Facile
02. Abile
03. Lentamente
04. Verità
05. Sfida
06. Ancora

LINE-UP
Andrea Scardeoni
Simone Battistoni
Matteo Salvatori

NIENT’ALTRO CHE MACERIE – Facebook

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