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Recensione : Nebelung – Palingenesis

Sei brani che, seppur in apparenza molto simili tra loro, mostrano, invece, ognuno una precisa personalità.

Nebelung – Palingenesis

I tedeschi Nebelung (Stefan Otto, Thomas List, Katharina Hoffman) ritornano dal freddo delle loro terre con sei intensi capitoli dal sapore neo folk/dark folk. Il disco, Palingenesis, ovvero “che nasce di nuovo” (da non intendere in relazione al pensiero fascista), si adagia su malinconiche ed introverse melodie, dove tutto (o quasi) è lasciato in mano agli strumenti e all’immaginazione.

Mittwinter, tra chitarre cupe e costanti, cresce lentamente, trascinando con convinzione all’interno del suo mondo raffinato ed emotivo, mentre Polaris, sempre acustica e pacata, gioca con la tensione, prima di sciogliersi in leggere note di violino. Le chitarre e gli archi di Nachtgewalt, dando vita a spogli orizzonti nordici, stimolano non poco la riflessione e l’abbandono della realtà, facendo da apripista alla sognante dolcezza crepuscolare della successiva Aufgang e all’immensità (a tratti ipnotica) di Wandlung (oltre quattordici minuti di durata). Innerlichkeit, infine, con il suo intenso svilupparsi (lasciato in mano agli archi), accarezza fino a che il disco non arriva a conclusione.

Il lavoro dei Nebelung avvolge con la sua scura dolcezza dall’inizio alla fine. Ci troviamo di fronte a sei brani che, seppur in apparenza molto simili tra loro, mostrano, invece, ognuno una precisa personalità. Se siete in cerca di una colonna sonora per questo freddo e piovoso inverno, Palingenesis potrebbe essere la vostra soluzione.

 

Tracklist:
01. Mittwinter
02. Polaris
03. Nachtgewalt
04. Aufgang
05. Wandlung
06. Innerlichkeit

LINE UP:
Stefan Otto
Thomas List
Katharina Hoffman

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