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Recensione : Nameless Crime – Stone The Fool

Dotati di ottima tecnica e di una creatività fuori categoria, i Nameless Crime continuano il loro percorso musicale con questo bellissimo "Stone The Fool".

Le possiamo dare tutte le etichette che vogliamo ma quando la musica esce dai sicuri binari di un genere e diventa esperienza totale, un’immersione nell’oceano delle sette note che si moltiplicano e diventano migliaia, qualsiasi aggettivo venga usato non sarà mai abbastanza esaustivo per poterla spiegare.

L’ultimo parto dei nostrani Nameless Crime è tutto questo e forse più, continuando la tradizione che vuole la band giocare con generi e atmosfere, rimanendo in ambito metallico, senza lasciare briciole al suo passaggio così da far perdere la via a chi tenta di cogliere l’attimo e far propria la chiave per il songwriting di questo gruppo grandioso.
Nata a cavallo tra la fine del vecchio millennio e la nascita del nuovo, con quattro full length all’attivo, compreso quest’ultimo e straordinario Stone The Fool, in arrivo da un altro pianeta dopo “Modus Operandi” del 2011, la band napoletana incanta con questa raccolta di brani che fanno dell’eclettismo sonoro la sua forza, prendendo il tanto bistrattato metal e incoronandolo finalmente sovrano della musica moderna.
Sì, perché la base su cui si poggia la musica della band è metallica, in molte occasioni le ritmiche thrash sfiorano l’estremismo, atmosfere stoner si impossessano delle canzoni per poi lasciare spazio a soluzioni alternative in un caleidoscopio di suoni che chiamare progressive è un eufemismo.
L’uso di strumenti etnici e violini, come nelle straordinarie Crumbling (singolo dell’album) e Hate-Filled Life, allargano ascolti ed orizzonti lasciando poi che un brano come Moving Target ci ricordi che capolavoro fosse “Bad Motorfinger” dei Soundgarden, rimanendo stravolti dall’assoluta pazzia compositiva della band.
Momenti acustici, melodie pianistiche che si avvicinano al gothic, cavalcate metalliche ed ariose parti dove la band toglie le briglie alla propria musica, lasciandola scorrazzare tra trent’anni di musica rock/metal, si accompagnano alla perfezione all’interpretazione sanguigna e teatrale di Dario Guarino, straordinario nel variare il suo tono assecondando il cangiante spartito di questo lavoro.
Dotati di ottima tecnica e di una creatività fuori categoria, i Nameless Crime continuano il loro percorso musicale: cambiano gli interpreti (Alessandro Romano alle pelli sostituisce Daniele Ciao) ma il risultato non cambia, rimanendo su livelli eccellenti.

Tracklist:
1. Moving Target
2. Hate-Filled Life
3. Jesus Square Suicide
4. Crumbling
5. Climb
6. Almost Cold
7. The Big Crunch Theory
8. Weepin’ Cloud
9. Dead End
10. Tick
11. Suicidal
12. Delusion
13. Self-Doubt
14. Targeted
15. We Need Protection

Line-up:
Raffaele Lanzuise – bass
Dario Graziano – keys,piano
Maddalena Bellini – guitars
Dario Guarino – vocals
Alessandro Romano – drums

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