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Recensione : Mountains – Centralia

Mountains è un duo formato da Koen Holtkamp e Brendon Anderegg, dedito alla più pura e semplice ambient music, caratterizzata da costruzioni molto lente e graduali, impercettibili metamorfosi, il cui effetto è quello di creare un “soundscape” sospeso nel tempo, una colonna sonora per la ciclicità delle stagioni di un paesaggio naturale.

Mountains – Centralia

Sembra perfetto per accompagnare quelle inquadrature di un ambiente naturale ripreso con inquadratura immobile nello scorrere del tempo, con fotogrammi accostati a velocità incrementata, avete presente?
Centralia è questo, una raccolta di raffinata musica ambient caratterizzata dal contrasto tra statico e cinematico.
Per comporre Centralia, Koen e Brandon hanno mantenuto un approccio per così dire “purista”, evitando di utilizzare l’elettronica per manipolare i suoni provenienti da sorgenti acustiche, preferendo invece accostare e sovrapporre parti puramente acustiche e parti puramente elettroniche/synth o altre sorgenti sonore.
Chitarra, archi, organo e piano elettrico diventano quindi componenti fondamentali, al pari dell’elettronica, cosa che non si vede sempre nella ambient music: i due compositori hanno fatto tutto per conto proprio, dalla registrazione all’editing al mixaggio. Una curiosità sulle tracce Propeller e Liana: provengono da registrazioni effettuate nel corso di performance live, successivamente completate e implementate.
Sand è una lunga traccia ambient accompagnata da elettronica molto soft ed atmosferica.
In Identical Ship e in Tilt la fanno da padrone le melodie acustiche, con il costante utilizzo della chitarra che culmina in un avvolgente comunione col piano, la seconda a ricordare quasi qualche composizione del maestro Ludovico Einaudi.
Circular C ha già un titolo che dice molto, perchè è caratterizzata da una circolarità senza fine; Propeller è una traccia da più di venti minuti in cui l’elettronica diventa gioiosa tensione verso l’indefinito e verso la compenetrazione con il mondo circostante.
Liana sale in un climax che culmina con l’intervento della chitarra elettrica, sempre estremamente dilatata negli spazi.
Si chiude con Living Lens, sospesa in una dimensione senza tempo, con echi e dilatazioni che sembrano infiniti.
Non voglio illudere nessuno, è musica per appassionati, che io stesso fatico a digerire e soprattutto a sentire per intero, e per i non appassionati facilmente risulterà pesante, però potrebbe essere adatta anche per accompagnarsi all’attività di meditazione, o senza esagerare semplicemente per rilassarsi ed aiutare a produrre uno stato di maggiore tranquillità interiore.

Tracklist:
1. Sand
2. Identical Ship
3. Circular C
4. Tilt
5. Propeller
6. Liana
7. Living Lens

Mountains – Blue Lanterns on East Oxford from Thrill Jockey Records on Vimeo.

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