Moloken – All Is Left To See

Tornano i post metallari svedesi Moloken con questa mazzata di post metal, sludge e tante tenebre.

Moloken – All Is Left To See

Tornano i post metallari svedesi Moloken con questa mazzata di post metal, sludge e tante tenebre.
Dopo quattro anni i Moloken danno seguito al loro primo album Our Astral Circle che li aveva fatti notare a livello planetario.

Provenienti dalla città di Umea, una cittadina svedese che ha dato moltissimo alla musica, basti pensare che è la patria dei Meshuggah, dei Naglfar, dei Cult Of Luna, dei Refused solo per rimanere in un certo ambito, il loro suono è un post metal pesante e tirato con cadenze sludge che da un effetto di tenebra ed oppressione.
Questo disco è maggiormente sperimentale rispetto al precedente, ed è ispirato ai Mörkrets Kärna, un libro svedese che significa più o meno angolo oscuro.
I Moloken fanno di tutto per portarci nell’angolo oscuro che alla fine sta dentro di noi.
Il loro suono è molto avanzato e moderno, e parte dal metal per andare molto lontano.
Registrato al Tonteknk Recording di Umea, dove hanno inciso Breach, Refused, CultOfLuna, Mshuggah ed Entombed, il disco è molto ben prodotto e suona molto potente.
La copertina è dell’ottimo Costin Chioreanu che ha già dipinto le copertine dei Bloodbath, dei Paradise Lost,degli Ulver e di tanti altri.

Tracklist
1. Subliminal Hymns
2. All Is Left To See
3. I Can’t Hear You
4. Burst
5. Seventh Circle
6. Wreckage
7. I Dig Deeper
8. Beginning Of The End

Line-up
Jakob Burstedt : Drums.
Kristoffer Bäckström : Guitar & Vocals.
Nicklas Bäckström : Bass & Vocals.
Patrik Ylmefors : Guitar & Vocals.

MOLOKEN – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

ZAKO – I

Durante una trasferta in Toscana per motivi familiari, per chi vi scrive si è presentata una splendida opportunità: quella di vedere in azione, per la prima volta dal vivo, i leggendari Fuzztones in concerto a un’oretta d’auto di distanza da dove (temporaneamente) alloggiava. Colto l’attimo,

THEE HEADCOATS – IRREGULARIS (THE GREAT HIATUS)

Neanche il tempo di recensire l’album-raccolta “Failure not success” (pubblicato col moniker Wild Billy Childish & CTMF) che arriva subito un altro Lp, nel 2023, firmato dallo stacanovista inglese Billy Childish, poliedrico menestrello di culto, che per questa release ha riesumato gli Headcoats, che tornano