iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Mind Control – Heptagon

Un ottimo esordio per una nuova band dalle smisurate potenzialità.

Mind Control – Heptagon

Ecco un album che, secondo il mio parere, riesce ad essere originale, fresco, con un approccio alla materia che va al di là dei soliti clichè per offrire qualcosa di, se non proprio originale, perlomeno poco standardizzato.

I Mind Control arrivano da Pescara, firmano per Revalve e dopo vari assestamenti di line-up licenziano questo ottimo esordio dal titolo Heptagon.
La band abruzzese non manca di inserire nella struttura dei brani elementi riconducibili ad un metal moderno con elementi core ma la differenza la fanno la voce pulita, bellissima e classicamente power/prog, di Simone Grifone e le spettacolari tastiere di Francesco Di Giandomenico.
Ci troviamo al cospetto di un ottimo prog metal, dove sfuriate death/thrash si alternano a momenti più modernisti e in qualche caso, come nella spettacolare The Civilization, il gruppo si lascia andare a divagazioni jazz/fusion, convalidando l’impressione d’essere al cospetto di musicisti completi e con un background di altissimo livello.
Una produzione ottima aiuta non poco ad apprezzare la marea di note che la band riversa in questi otto stupendi brani, nei quali non esiste attimo che non sia perfettamente inserito nel contesto dell’album; nulla appare forzato,tra fughe strumentali appassionanti e momenti a più ampio respiro.
Ottima l’alternanza delle due voci, il growl di Simone Evangelista affianca perfettamente le clean vocals, ergendosi a protagonista quando i Mind Control decidono di dar battaglia con mazzate death-thrash dall’impatto devastante; la sezione ritmica composta da Luca Nicolucci alle pelli e Marco Tomassetti al basso risulta devastante e tecnicissima, e asseconda in modo perfetto l’ecclettismo delle song e la voglia di stupire intrinseca nella band abruzzese, senza dimenticare il buon lavoro alla sei corde di Massimo Boffa, fondatore della band insieme al batterista, che oltre ad essere protagonista di ottimi solos funge da vero e proprio collante del sound.
Dopo Zero, intro fatta di tastiere futuriste, l’ascoltatore di turno verrà così travolto da una musica che non ha un attimo di tregua, costantemente mutevole, testimone del passaggio di una buona fetta del metal di questi tempi e sapientemente arrangiato dalla band in modo originale; alla già citata The Civilization, aggiungerei, senza nulla togliere alle altre song, Visions e le conclusive Utopia e Seven, spettacolari brani portatori del verbo dei Mind Control.
Senza dubbio un ottimo esordio per una nuova band dalle smisurate potenzialità.

Track list:
01. Zero
02. Visions
03. Memories
04. The Civilization
05. Heptagon
06. The End of Everything
07. Utopia
08. Seven

Line-up:
Simone Evangelista – Vocals
Simone Grifone – Clean Vocals
Massimo Boffa – Guitars
Marco Tomassetti – Bass
Luca Nicolucci – Drums

MIND CONTROL – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta