Memoryhouse – The Slideshow Effect

Memoryhouse - The Slideshow Effect: Lui è Evan Abeele, compositore e polistrumentista, lei Denise Nouvion, fotografa: insieme formano i Memoryhouse, duo del...

Memoryhouse – The Slideshow Effect

Lui è Evan Abeele, compositore e polistrumentista, lei Denise Nouvion, fotografa: insieme formano i Memoryhouse, duo dell’Ontario che, dopo l’EP “The Years” dello scorso anno, esordiscono ora su LP sotto Sub Pop Records, con alla produzione lo stesso Abeele.

“The Slideshow Effect” tenta di superare il suono riverberato dell’EP per arrivare ad un approccio sonoro più intimo: le atmosfere si fanno ancora più fragili e cristalline, rinunciando ai sottofondi ricchi e ingombranti, che arrivavano anche a suggestioni elettroniche, per concentrarsi su sonorità più vellutate, in cui anche la suggestiva voce di Denise si fa più diretta e sincera.

I classici stilemi dream pop vengono reinterpretati in chiave ancora più eterea, senza rinunciare però ad alcuni viraggi su atmosfere più bucoliche e acustiche (“Punctum” e “Bonfire”, tra i momenti più rilassanti della scaletta, soprattutto la seconda con le sue malinconiche atmosfere notturne) o a ritmi più vivaci e accattivanti (“The Kids Were Wrong”, forse l’unico singolo del disco, e “Heirloom”, tracce in cui il parco strumentale si fa improvvisamente più agitato rispetto al resto della scaletta).

Dove i Memoryhouse danno il meglio di sé sono i pezzi più lenti e distesi, in cui il tempo viene spesso del tutto congelato (soprattutto “All Our Wonder”, con il suo intro lento da ninna nanna, e “Walk With Me”, dal ritornello appena accennato) e dove ci si muove tra synth, vocalizzi e pianoforte (“Pale Blue” e “Kinds Of Light”). Notevoli poi sia l’apertura del disco “Little Expressionless Animals”, con i suoi abbondanti cori, che la chiusura “Old Haunts”, impreziosita da un riff di chitarra in sottofondo che accompagna tutta la traccia.

Un esordio notevole che non deve sfuggire agli amanti dell’anima più gentile e delicata del pop, caratterizzato da una tranquillità e delicatezza di fondo quasi ‘da camera’ ma reso avvincente e mai statico grazie ad un’ottima abilità nel comporre trame melodiche ricche e composite.

1. Little Expressionless Animals
2. The Kids Were Wrong
3. All Our Wonder
4. Punctum
5. Heirloom
6. Bonfire
7. Pale Blue
8. Walk With Me
9. Kinds Of Light
10. Hold Haunts

Voto: 7 e mezzo

Memoryhouse-The Slideshow Effect

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

ZAKO – I

Durante una trasferta in Toscana per motivi familiari, per chi vi scrive si è presentata una splendida opportunità: quella di vedere in azione, per la prima volta dal vivo, i leggendari Fuzztones in concerto a un’oretta d’auto di distanza da dove (temporaneamente) alloggiava. Colto l’attimo,

THEE HEADCOATS – IRREGULARIS (THE GREAT HIATUS)

Neanche il tempo di recensire l’album-raccolta “Failure not success” (pubblicato col moniker Wild Billy Childish & CTMF) che arriva subito un altro Lp, nel 2023, firmato dallo stacanovista inglese Billy Childish, poliedrico menestrello di culto, che per questa release ha riesumato gli Headcoats, che tornano