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Recensione : Marianna D’ama – Lip

Tre pezzi di un'intensità spaventosa e stordente

Ognuno di noi ha dentro il cuore un certo numero di canzoni, pezzi con i quali è cresciuto e che ascolterebbe all’infinito. Per quanto mi riguarda nella mia top ten di ogni tempo figura Guns of Brixton del Clash tanto che, ogni qual volta che faccio un dj set “generalista”, è il pezzo d’apertura, introdotto dal tema del buono del brutto e del cattivo (giusto perché lo associo all’ apertura dell’unica volta che ho avuto la fortuna di vedere i Ramones).

Come dicevo questo brano, che se non erro è l’unico del repertorio clashiano scritto da Paul Simonon, mi è a dir poco caro ed un giorno, su suggerimento dell’amica Lorena delle mie adorate Wide Hips 69, sono venuto a conoscenza della versione live di Marianna D’ama ed è stato amore a primo ascolto; la sua infatti è un’interpretazione da brividi come l’avrebbe fatta Nico ma “soltanto” meno algida e più intensa.

Al confronto quella – sia pur ottima dei Nouvelle Vague – ne esce grandemente ridimensionata. Grazie a quelli che oggi sono i mezzi per entrare in contatto con le persone che abitano distante da noi – i tanto vituperati social – ho contattato l’autrice la quale mi ha messo a conoscenza dell’ep di cui vado a parlarvi.

Il primo pezzo è Lewis 25 che ricorda PJ Harvey ma con un piglio più punk ed un’attitudine molto più radicale alla riot grrrl, la successiva Monkeys propone atmosfere più “danzerécce” diciamo una sorta di Happy Mondays o Charlatans ma cantanti con una voce in sottile equilibrio tra il suadente ed il vizioso, chiude il tutto Dolls dalle atmosfere vagamente western ma con repentini crescendo parossistici ed un cantato che ricorda Patti Smith meno intellettuale e ieratica ma molto più diretta e stradaiola, mi si scusi questo ultimo termine ma chi avrà la buona sorte di ascoltarla forse riuscirà a comprendere meglio. Marianna, sia detto senza tema di smentita, è proprio brava e dimostra in questo piccolo assaggio delle sue qualità di essere pure eclettica diversificando in ogni brano la sua proposta. E, se mi è permesso, è anche davvero bella, le foto che ho visto di lei non sono solo molto riuscite ma suffragano la mia impressione. Bella di una bellezza rock’n’roll che solo chi è immerso nel nostro piccolo mondo sotterraneo può cogliere appieno.

A questo punto mi sorge spontanea una domanda, ma che c***o vi bevete a Teramo per tirare fuori così tante realtà interessanti?

Secondo me è qualche additivo che mette il comune nelle tubature, ora mi informo e chiedo se si può esportare anche dove vivo io.

TRACKLIST
1) Lewis 25,
2) Monkeys,
3) Dolls

LINE-UP
Marianna D’ama – Voice, farfisa, organ, guitar
Davide Grotto – Theremin, piano, drum

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Una risposta

  1. Bravi, senz’altro gradevole il pezzo del video, per me suona come una ‘sympathy For the devil’ privata di genialità e ridotta a fossile a cui si cerca un vestito. Comunque fa ancora piacere ascoltare queste belle cose.

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