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Recensione : Marco De Annuntiis – Jukebox All’idroscalo

Da persone interessanti dischi interessanti

Marco De Annuntiis – Jukebox All’idroscalo

Se il buon Carlo Marx fosse vivo e ancora scrivesse sono certo che rivedrebbe uno dei suoi incisi e passerebbe a giudicare i social network e non la religione il vero oppio dei popoli. Ma se sono indubbiamente molti i danni che facebook e simili hanno prodotto sulle menti di chi vive in questi anni bisogna pur dire che hanno avuto anche qualche pregio, fra i quali, almeno per quanto mi riguarda, l’aver conosciuto, anche se spesso solo in modo virtuale, alcune persone veramente interessanti.

Fra queste c’è indubbiamente l’autore di questo disco che io ho conosciuto per vie “traverse” ovvero come il compagno di una delle persone più deliziose che esitano, Lorena chitarrista delle da me adoratissime Wide Hips 69. Conoscendolo, sia pur soltanto tramite un computer, Marco mi è subito sembrato persona oltre modo interessante con molti interessi in comune con me, primo fra tutti quello per i poliziotteschi.

La dimostrazione lampante di come si tratti di persona stimolante sta nei pezzi di questo suo primo album da solista contenente dieci canzoni stupefacenti per varietà ed ispirazione. Il disco inizia con una cover di uno degli artisti più amati dall’autore vale a dire Serge Gainsbourg La Claque de Doigts, che in un questo caso viene intitolata Jukebox, e della quale viene accentuato il lato più beat a discapito di quello più jazzato (e a me non può che far piacere), la segue l’ironica e iconoclasta Come De André.

Citare solo alcuni pezzi può sembrare limitante per un album che presenta solo tracce interessanti, io lo faccio solo per comodità segnalando ancora Conigli Dappertutto che sembra un pezzo dei migliori REM cantato in italiano, Borderline un brano di lunga durata nel quale il suono del pianoforte ne accentua il lato caveiano, inteso come Nick Cave, e il doppio cantato rende davvero emozionante per chiudere con Shavette nella quale la fanno da padrone le tastiere.

La bella voce dell’autore e i testi mai banali fanno di Jukebox All’Idroscalo (che ci sia un richiamo a Ginsberg di Jukebox All’Idrogeno?) un prodotto davvero interessante anche per chi, come me, è avvezzo a suoni più immediati ed urticanti.

ETICHETTA:Cinedelic Records

TRACKLIST
1) Jukebox,
2) Come De André,
3) Dandy di Città,
4) Conigli Dappertutto,
5) Vita Privata di Sherlok Holmes,
6) Borderline,
7) Blues della Renault,
8) Il Primo Uomo sulla Luna,
9) Shavette,
10) Io,io, io e gli altri

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