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Recensione : Mandrake – Zarastro

Mandrake - Zarastro: I Mandrake (Giorgio Mannucci, Asita Fathi, Stella Sorgente, Mauro La Mancusa) debuttano sulla lunga distanza con Zarastr...

Mandrake – Zarastro

I Mandrake (Giorgio Mannucci, Asita Fathi, Stella Sorgente, Mauro La Mancusa) debuttano sulla lunga distanza con Zarastro. Il richiamo è al Sarastro del Flauto Magico di Mozart, il risultato è un disco folk pop decisamente accattivante.

I’m So Confused (Part 1), breve traccia introduttiva, apre a Time, alla sua piacevole chitarra acustica e ai suoi movimenti sinuosi e coinvolgenti. Neighbours, altrettanto affascinante, scorre serena e vivace, trovando appoggio nella sezione ritmica, nelle note di tromba e negli inserti di violino, mentre The Copelands, più lenta, soffice e delicata (esclusa la brio dei ritornelli), lascia ampio spazio a quegli archi che prima comparivano solo timidamente. I’m So Confused (Part 2), canzone dalla partenza lenta e pensierosa, sfocia in un finale fresco e sincero, lasciando spazio a You’re Not Here, alla sua chitarra ritmica e ai suoi momenti stranianti (forse il pezzo più ostico del lotto). A stemperare e riequilibrare troviamo Uncertain Moment con la sua semplice solarità e con il suo rilassante calore, seguita da Nothing Is Predictable, dalle sue sottili note di chitarra, dagli accenni di violino e dai lievi tocchi di tastiera. The Evil Meeting, canzone decisa e determinata, artiglia l’ascoltatore con la sua chitarra elettrica e, grazie al piacevole intreccio formato dagli altri strumenti, scorre fino a Black Tambourine che, in penultima posizione, ci conquista prima con i suoi toni vagamente malinconici e poi con le scariche di energia. Infine, a concludere troviamo Soft Temple e la sua personalità discreta.

Questo Zarastro è un di quei dischi che si lascia ascoltare e riascoltare infinite volte. Ottimo come sottofondo per i propri pensieri, come compagnia durante qualche lavoro in casa, perfetto per ritrovare un briciolo di estate in mezzo a questo inverno. E’ folk pop disteso e tranquillo, ben suonato e dagli arrangiamenti interessanti, per certi versi accostabile a This Is Water di Kyle (uscito pochi mesi fa). Un piacevole ascolto.

TRACKLIST:
01. I’m So Confused (Part 1)
02. Time
03. Neighbours
04. The Copelands
05. I’m So Confused (Part 2)
06. You’re Not Here
07. Uncertain Moment
08. Nothing Is Predictable
09. The Evil Meeting
10. Black Tambourine
11. Soft Temple

Mandrake-Zarastro

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