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Recensione : Mad Rollers – Dog Meat

Mad Rollers fanno glam, un genere che in fondo non consente grandi svolazzi creativi, ma che invece incontra da sempre il mio incondizionato favore.

Mad Rollers - Dog Meat

Mad Rollers – Dog Meat

Mentre assistevo all’ ultimo concerto al quale ho partecipato, non faccio il nome della band non sarebbe gentile, sono stato dopo non molto tempo assalito dal tedio, mi sembrava che il gruppo altro non facesse che reiterare una formula; insomma che suonasse più o meno sempre la stessa canzone.

Ho però anche pensato che forse il problema fosse il genere proposto, in quanto amo profondamente formazioni che in fondo adottano sempre gli stessi stilemi nel comporre i loro pezzi. Dico questo, volendo parlare di questo singolo, perché i Mad Rollers fanno glam, un genere che in fondo non consente grandi svolazzi creativi, ma che invece incontra da sempre il mio incondizionato favore.

Certo per suonarlo senza apparire banali e ripetitivi si abbisogna di feeling e passione, non parlo di idee ma di istinto, non di creatività ma di fuoco, più o meno sacro, anzi meglio se profano.

In parole povere bisogna che le canzoni funzionino. E le due canzoni che compaiono su questo appena edito 7″ funzionano. Sia la tonante Dog Meat – se il termine stomp può essere tradotto come camminare a passi pesanti, qui se ne intuisce il motivo – che la più “melodica” We Are Back nella quale si rinverdiscono le molte eccellenze prodotte dal periodo pre punk, ne escono fuori motivate e ricche di energia.

Incisivi e diretti, i nostri, danno un saggio della loro innata propensione a far muovere piedi e teste al ritmo di un suono che non solo è invecchiato benissimo, ma che è ben lungi dall’ammainare la propria piratesca bandiera.

Mad Rollers – Dog Meat

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