Lucifer’s Hammer – The Mists Of Time Mmxxiv

"The Mists of Time" era un lavoro buono all’epoca della sua uscita, ma non abbastanza per farne diventare particolarmente appetibile una riedizione diciassette anni dopo.

Lucifer’s Hammer – The Mists Of Time Mmxxiv

La riedizione del primo album dei Lucifer’s Hammer, band statunitense dedita al black death negli anni novanta e scioltasi ad inizio secolo dopo l’uscita del successivo lavoro, pur non risultando imprescindibile si rivela un interessante documento in grado di fornire uno spaccato di ciò che era la scena estrema underground all’epoca.

The Mists of Time è un disco che dimostra tutta la sua età, sia nel bene, per la sua attitudine diretta e istintiva e per il fascino vintage che emana, sia nel male, per il sensibile scollamento a livello di produzione tra le ruvide partiture estreme e gli eleganti contributi tastieristici.
Per capire qualcosa si più sui Lucifer’s Hammer conviene partire dalla coda, ovvero dai quattro brani finali che costituiscono la riproposizione del secondo demo della band del Michigan, “The Burning Church”, datato 1992: un black death scarno, senza particolari pregi salvo l’indubbia genuinità della proposta, rappresenta la base sulla quale poi i nostri innesteranno gli elementi atmosferici capaci di rendere The Mists of Time un lavoro buono per l’epoca, ma non abbastanza per farne diventare particolarmente appetibile una riedizione diciassette anni dopo.
Molto bella comunque la cover di Enter the Eternal Fire dei Bathory e, del resto, quando a spiccare nella tracklist non è un brano originale della band qualcosa vorrà pur dire…
Nel complesso, però, il disco non è affatto disprezzabile e, per questo, merita senz’altro un ascolto da parte di chi predilige sonorità black-death di matrice a stelle e strisce piuttosto che scandinava, ma riesce difficile consigliare qualcuno ad investirvi qualche euro, che è preferibile conservare per uscite più attuali e di ben altro spessore.

Tracklist:
1. The Mists of Time
2. Woodland Realm
3. Sad Birds Midst
4. Phantom Spirit
5. Ethereal Sea of Forever
6. Celestial Vision
7. Sonatina
8. Enter the Eternal Fire (Bathory cover)
9. The Entrance To Gehenna
10. The Burning Church
11. Eternally Doomed
12. Mourning Creation – Ruin

Line-up :
Andy Smith – Bass
John Caldwell – Drums
Mike Seabrook – Guitars, Keyboards
Todd Cushman – Vocals

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

On Key

Related Posts

Alexander Gonzalez Delgado

Gonzalez Delgado (o più semplicemente Sasha), nonostante l’avversione di Zuckerberg per il corpo nudo e i capezzoli femminili in primis.

The Rellies - Monkey / Helicopter 7"

The Rellies – Monkey / Helicopter 7″

The Rellies : adoro questo gruppo di fanciulli, suonano semplice e sghembo come piace a me e, a quanto pare, non sono l’unico giacché questo singolo viene licenziato da un’etichetta stravirtuosa come la Damaged Gods.