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Recensione : Lo – Fi Confortevole Per Lou Barlow

Lo - Fi Confortevole Per Lou Barlow:

Reason To Live

Lo – Fi Confortevole Per Lou Barlow

Cover di Reason To Live (2021).

Il 28 Maggio di quest’anno è stato pubblicato per Joyful Noise l’ultimo album di Lou Barlow da solista, ovvero Reason To Live, in cui il suddetto autore suona praticamente tutti gli strumenti, ovvero: voce, chitarra, basso, tastiere e percussioni. Durante quest’ultimo periodo, nel quale si è trasferito da Los Angeles nel Massachussetts, e dove vive ormai da sei anni insieme alla moglie Adele e ai suoi tre figli, Barlow ripercorre empaticamente varie tappe della sua vita. Lo storico bassista dei Dinosaur Jr e componente del fulcro creativo dei Sebadoh e Folk Implosion trova il giusto equilibrio, nell’emergenza COVID-19, tra status di padre di famiglia e attività artistiche che comprendono scrittura e registrazioni, tra il comfort della musica e l’affetto della famiglia, senza farsi sfuggire il percorso a ritroso nella memoria, e rafforzando le emozioni di quel presente più palpabile.

Un tragitto che avviene anche per via di un’intuizione sonora registrata su qualche cassetta datata 1982, attraverso cui è nata la traccia più paradigmatica del disco, ovvero Over You; con quell’estratto riemerso, che recita “I knew everything about you/ I knew nothing about you“, Barlow sviluppa un pezzo che comunica ad una vastità di emozioni contemplabili, di un melodismo consonante dalle vaghe tinte eteree. Oppure compaiono narrazioni di luoghi dell’infanzia, come il fiume Maumee (da cui la traccia omonima) che scorre nell’Ohio, dove Barlow è cresciuto. Reason To Live, nel suo complesso, è un album tra folk acustico e parti sintetizzate, in uno stile eterodosso e lo-fi, maestoso e più rassicurante nella scrittura, con una forte componente pop, dove si strizza un po’ l’occhio alle prime produzioni dei Sebadoh, in uno stile meno ruvido e più adulto. Però, riguardo a questo, non manca un’evasione dal concept con Thirsty, la cui ulteriore angolarità potrebbe invece rimandare al passato hardcore dei Deep Wound, in via più astratta e contestualizzata all’interno dell’album.

Un percorso disteso tra passato e presente, nel nome di sonorità confortanti e lo-fi.

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