iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Kruna – Last Century

Per il momento non sarà facile riuscire ad emergere in maniera decisa tra la massa di epigoni dello swedish sound, ma le prospettive e le potenzialità paiono essere davvero interessanti.

Kruna – Last Century

Il death melodico dei Kruna, ad un primo ascolto distratto, potrebbe apparire ordinario se non addirittura trascurabile e questo, se servisse un’ulteriore conferma, dimostra quanto sia importante sentire e risentire un disco prima di emettere qualsiasi tipo di giudizio.

Intendiamoci, non è che la band di Pordenone con Last Century vada a riscrivere la storia del genere, ma è indubbio che l’ascolto di questo disco sia assolutamente gradevole e non privo di diversi spunti dall’elevato tasso qualitativo.
La variante stilistica proposta del genere in questione è quella più “moderna”, nella quale in diversi passaggi affiorano tracce di thrash e deathcore, non solo per il ringhio furente di Biava che non si concede un attimo di rilassamento nel corso dell’intero album.
Il full-length d’esordio dei friulani (che arriva a ben sei anni di distanza dal demo “Fragment of Memories”) è quindi ricco di brani concisi, intensi e spesso contrassegnati da passaggi dal grande impatto melodico, come Bloody Century, Death Without War, Mob e Not For Me.
La sola Death By War si colloca sui più classici territori battuti dai Dark Tranquillity, rivelandosi un bellissimo brano che, in qualche modo, mostra una certa discontinuità rispetto al resto della track-list.
Armor chiude in crescendo un disco che mi sento di promuovere a pieni voti, non essendo così scontato riuscire a mettere sul piatto cinquanta minuti di musica intensa, rabbiosa ma con un occhio costantemente rivolto alla componente melodica del sound.
I Kruna, come detto a inizio recensione, meritano ben più di un ascolto distratto; per il momento non sarà facile riuscire ad emergere in maniera decisa tra la massa di epigoni dello swedish sound, ma le prospettive e le potenzialità paiono essere davvero interessanti.

Tracklist :
1. Man God’s Temple
2. Bloody Centuries
3. Confessor
4. Phoenix
5. Death Without War
6. Back in Time
7. Ten Lies
8. Mob
9. Not for Me
10. Death by War
11. Armor

Line-up :
Rici – Bass
Aaron – Drums
Irvin – Guitars
Diego -Guitars
Biava – Vocals

KRUNA – pagina Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Noctu – Super Illius Specula

Super Illius Specula è probabilmente il punto più alto raggiunto finora da un musicista come Noctu, in grado di offrire oggi un doom estremo tra i più avvincenti e, allo stesso tempo, meno scontati in ambito nazionale.

Angmodnes – Rot of the Soul

Rot of the Soul è un album che conferma le qualità mostrate negli ultimi anni da parte degli Angmodnes, trattandosi di un lavoro di grande consistenza e molto curato nella sua resa sonora nonché un’esibizione di spiccata creatività compositiva, sintomatica del desiderio da parte della band olandese di non appiattire il proprio sound sulle posizioni già acquisite.