iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Kay Alis – Hidden

Un debutto che ha del notevole

Kay Alis – Hidden

Gli umbri Kay Alis, giovane band con appena un paio di anni di attività alle spalle, debuttano sulle scene nazionali con i nove brani di Hidden. L’album, incentrato su accattivanti e coinvolgenti sonorità elettro-synth-pop-wave, centra il bersaglio al primo colpo, rapendo con il suo spirito delicato, emotivo e raffinato.

Il taglio incalzante e trascinante di This Time, accompagnato da una morbida voce filtrata, apre il disco e introduce le pacate linee di synth e tastiere di Epinephrine.
Il piglio più deciso ed elettrico di Understanding, invece, tra basso lievemente ruvido e accesi colpi di rullante, conquista con la sua forza evocativa, lasciando che a seguire siano la lieve malinconia riflessiva di Upside Down (deviata su sentieri noise nel finale) e l’aprirsi e chiudersi della notturna e sognante The Reason Why.
Taste Way, a seguire, sprofondando maggiormente in scuri umori new wave, introduce l’ancora più cupa e vibrante Anidroid.
La pacata spettralità di 514, infine, si spegne di fronte all’energico pulsare della determinata ed energica I Don’t Know.

I nove brani dei Kay Alis, guidati da un cantato sempre affascinante e da strutture melodiche più che gustose, conquistano l’ascoltatore fin dal primo momento. Ci troviamo di fronte a un disco che, con intelligenza e gusto, elabora sonorità elettro-synth-wave in maniera piacevolmente pop, suonando attuale, esterofilo e maturo. Un debutto che ha del notevole.

TRACKLIST
01. This Time
02. Epinephrine
03. Understanding
04. Upside Down
05. The Reason Why
06. Taste Way
07. Anidroid
08. 514
09. I Don’t Know

LINE-UP
Alessandra Rossi
Giorgio Speranza
Samuele Rosati
Daniele Cruccolini

KAY ALIS – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90