Pop di alta qualità, evocativo e con parti importanti di synth pop.
Jann Champion viene da Seattle ed è una di quelle musiciste nate per far sognare gli ascoltatori, o per farli sentire terribilmente in colpa. La quasi interamente tatuata è una musicista che ha inciso un disco da ascoltare sull’autostrada al tramonto, mentre si si sfreccia soli, o quando si è sull’orlo dell’abisso per ricominciare a far lavorare i sensi. La sua storia non comincia certo oggi, dato che lei ha debuttato nel gruppo Carissa’s Weird nel 1995, per poi diventare solista con il nome Jenn Ghetto. Jenn Champion è la sua ultima incarnazione e le sta a pennello.
Il disco è un tuffo negli anni ottanta, con una composizione elaborata e solo all’apparenza semplice, che porta ad un album melanconico, languido ed affascinante. Ascoltare Single Rider è un po’ come massaggiarsi da soli, trarre piacere da una voce calda e molto anni ottanta, con un tappeto sonoro che è un manuale di synth pop e pop di elevata qualità. In tutto ciò il motore primo è l’ironia, basti vedere i video, che sono ben fatti e molto divertenti. Jenn Champion è una vecchia amica che ci parla senza problemi dei nostri difetti, che alla fine non vanno mai via.
Single Rider si può anche ascoltare ad occhi chiusi e senza dire nulla, perché bisogna solo ascoltare Jenn, per splendere anche al buio.
ETICHETTA:Hardly Art
TRACKLIST
1.O.M.G. (I’m All Over It)
2.Coming For You buy track
3.You Knew
4.Holding On
5.The Move
6.Never Giving In
7.Mainline
8.Time to Regulate
9.Bleed
10.Hustle
11.Going Nowhere
No Comments