Beneath The Storm – Temples Of Doom
Un’opera sanguinolenta, un disco con solchi gelati e taglienti, dove la pesantezza si abbatte su di noi e ci fa piacere venire schiacciati da cotanto peso.
Un’opera sanguinolenta, un disco con solchi gelati e taglienti, dove la pesantezza si abbatte su di noi e ci fa piacere venire schiacciati da cotanto peso.
Musica gratuita di alta qualità e tanta voglia di collaborare per fare qualcosa di nuovo e notevole, senza scadere in logiche commerciali.
Il suono roots e danzereccio porta la gente a ballare, senza dimenticare di riflettere sui problemi e in primis su se stessi, e questo è il reggae.
Un disco contemporaneo che ci porta direttamente nei jazz club della Cuba anni sessanta. Qui il jazz si fonde con la musica cubana, per arrivare a vette altissime.
Pizza Reggae 11 la tua selezione reggae, preferita! Episodio numero 11.
Davvero un disco godibile e bello, da sentire ovunque, che fa tornare indietro nel tempo e suonato da fuoriclasse.
Ritornano dopo dieci anni i Da Lata, fieri alfieri di un incrocio tra tropicalismo e africanismo, con tinte prese da ovunque.
Dentro di loro c’è il demone del rap che li porta a scattare immagini di questa nostra società, aiutandoci a comprendere che è profondamente sbagliata e nettamente grottesca.
Un solista e un gruppo che non si conoscono, una notte in studio e 2 pezzi su di un 12”, sono questi i numeri del maxi vinile in edizione limitata, primo episodio di un’idea lanciata da Uptone Records e Bad#Diez, ovvero far incontrare in studio per una notte, due gruppi.
Dopo aver recensito Il Paese Che Amo, opera ultima di Simone Sarasso, ecco un graditissimo regalo che Simone ha fatto ai nostri lettori : in esclusiva, siamo molto onorati di poter pubblicare la postfazione del libro, che è una vera e propria confessione dello scrittore. Solo per i vostri occhi.
Dopo aver recensito Il Paese Che Amo, opera ultima di Simone Sarasso, ecco l’intervista che va ad aggiungersi a un graditissimo regalo che Simone ha fatto ai nostri lettori : in esclusiva, siamo molto onorati di poter pubblicare, nella sezione “articoli” la postfazione del libro, che è una vera e propria confessione dello scrittore . Solo per i vostri occhi.
Nuova opera per questo grande musicista, che si pone più come creatore di atmosfere che come musico tout court. Non c’è mai vera tranquillità nelle sue opere, sebbene si possano definire ambient, permeate di ciò che chiamerei ostilità, altresì detta vita.
Questo è un negozio di prova — nessun ordine sarà preso in considerazione. Ignora