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Recensione : Intravenous Contamination – Drowned In Human Fluids

Drowned in Human Fluids scoraggia ogni tipo di approccio che non sia quello di chi è abituato a tali sonorità e a cui il disco è consigliato.

Intravenous Contamination – Drowned In Human Fluids

Brutal death metal devastante, un macigno sonoro senza soluzione di continuità, tra parti di terrorizzante e potentissimo metal estremo cadenzato ed altre dove la velocità ritmica si prende la scena, con mitragliate da carneficina.

Loro sono gli Intravenous Contamination da Berlino e questo è il primo full length, che segue di due anni l’ep d’esordio “Irreversibly Obliterating Terrestrial Species”.
Davvero notevole in questo macello sonoro il lavoro della sezione ritmica formata dalla copia David al basso e Conor a viaggiare a mille all’ora su e giù per il drumkit.
Voce in puro stile brutal da parte di Joe Numisa, un mostro demoniaco che vomita testi gore e misantropia in egual misura, e watts a profusione dall’ascia in mano a Denny H.
Con queste premesse Drowned in Human Fluids non può che essere il classico disco di genere, la band lascia ad altri le soluzioni ipertecniche tanto di moda in questi anni nel genere, per un attacco frontale dall’impatto tremendo.
Attitudine e sana violenza estrema sono le caratteristiche principali di questo primo lavoro della band tedesca, forse un po’ monocorde per i gusti di chi non è fan sfegatato del brutal più classico.
L’atmosfera che si respira all’interno di questa mezz’ora abbondante di delirio metallico, è perfettamente in linea con i lavori del genere suonato dal gruppo berlinese e tanto basta per trovare estimatori tra gli amanti del metal più estremo in assoluto.
La band aggredisce con ottimo piglio, i brani si susseguono uno più feroce dell’altro (ottime Confessions of an Execrable Existence, Excruciatingly Scattered Revenge e Pandemic of Disinfection) in uno tsunami di note al limite, la voce animalesca e la soffocante pesantezza sonora (con la title track si alternano accelerazioni e rallentamenti al limite del doom) scoraggia ogni tipo di approccio che non sia quello di chi è abituato a tali sonorità e a cui il disco è consigliato.
In conclusione esordio soddisfacente, dategli un ascolto.

Tracklist:
1. Inducing the Contamination
2. Confessions of an Execrable Existence
3. Sanguinary Manufacture
4. Martyred and Decimated
5. Excruciatingly Scattered Revenge
6. Carnal Incitement
7. Pandemic of Disinfection
8. Drowned in Human Fluids
9. Irriversibly Obliterating Terrestrial Species
10. After (Human) Life

Line-up:
David – Bass
Conor – Drums
Denny H. – Guitars
Joe Numisa – Vocals

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