Di curioso interesse è il titolo di questo lavoro, che a dispetto delle attese, raccoglie le sette prime tracce della band.Il motivo è semplice: perché pubblicare un disco con pezzi che ormai raramente si suonano dal vivo? Al di là della ambigua ironia, ci troviamo a che fare con un’ ottima formazione di rock ‘n’ roll, la quale fragranza si percepisce nella verve decisamente Stooges e nelle “ sporcizie” a la Turbonegro, ma che sicuramente inspessisce il tutto pagando tributo anche a gruppi hardcore come i mai tanto compianti Refused, e all’ energia schizoide dei giovani americani Blood Broothers.Convincenti per esecuzione, carnalità e fantasia, i sette brani passano in un oplà e forse ahimè, se questi baldanzosi giovanotti avessero aspettato altre sette canzoni da unire a queste, del disco si potrebbe parlare come un progetto più corposo e vasodilatatore, con qualche ardore e pulsione in più, ma del resto it’ s only rock ‘n’ roll..