dal 1999

Recensione : Hangatyr – Elemente

"Elemente" regala circa tre quarti d'ora di atmosfere epiche, vigorose e intrise di un sapiente gusto melodico, ottimamente eseguite e proposte con convinzione e competenza.

Hangatyr – Elemente

I tedeschi Hangatyr fanno parte di quello zoccolo duro di band che si dedicano con genuina passione e competenza ad un genere sempre appagante come il pagan black metal.

Il combo della Turingia, giunto al secondo disco dopo otto anni di attività, piazza un bel colpo con questo Elemente, album che rappresenta per filo e per segno quelle che sono le coordinate di questo filone musicale e, soprattutto, ciò che gli appassionati vorrebbero sempre ascoltare.
Elemente probabilmente non arriva ad eguagliare i migliori lavori delle top band del genere, ma regala senza alcun dubbio circa tre quarti d’ora di atmosfere epiche, vigorose e intrise di un sapiente gusto melodico, ottimamente eseguite e proposte con convinzione e competenza.
Nell’ascoltare questo album degli Hangatyr non ho potuto fare a meno di notare quanto il black metal proveniente dalla Germania non sia mai banale e possieda quella peculiare aura solenne in grado di accomunare tutte le band che vi si dedicano.
Se da una parte Elemente mostra quell’uniformità di fondo che per alcuni può rappresentare un difetto, d’altra parte non c’è davvero nulla di male nel godersi senza eccessivi intellettualismi queste note pregne di umori epici, spesso capaci di riportarci con il pensiero ad epoche passate, agli antipodi della modernità.
Peraltro, l’uso della lingua tedesca a mio avviso esalta ulteriormente una proposta di questo tipo, conferendole un’ulteriore espressività che ben si sposa con un sound dal taglio a metà strada tra il malinconico e il drammatico.
La tracklist non mostra particolari momenti di debolezza e, per gusto personale, segnalerei tra i brani Die Sprache Der Zwölf e Zersetzung, anche se a livello di intensità emotiva Grimmfrost si colloca sicuramente sul gradino più alto del podio.
Davvero un ottima prova questa per gli Hangatyr, in grado di esprimere nel migliore dei modi un pagan black metal che non potrà che essere oltremodo gradito agli appassionati del genere.

Tracklist:
1. Elemente – Einleitung
2. Die Sprache Der Zwölf
3. Eisenwald
4. Zwischen Den Ufern
5. Zersetzung
6. Grimmfrost
7. Gelobt Und Gejagt
8. Sie Vergessen Nicht
9. Rückzug

Line-up:

Ali – Guitars
Tele – Guitars
Silvio – Vocals
Micha – Drums

HANGATYR – Facebook

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

GRAHAM DAY AND THE GAOLERS – Reflections In The Glass

Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo, Graham Day: chitarrista, frontman e membro fondatore di diverse band, veterano polivalente jolly della scena garage rock revival esplosa in Inghilterra nei primi anni Ottanta (nonché collaboratore di un’altra leggenda vivente del garage rock britannico e mondiale, sua maestà/bassa

Io Capitano di Matteo Garrone

Titolo: Io Capitano Regia: Matteo Garrone Produzione: Italia/Belgio Anno: 2023 Seydou e Moussa, due giovani senegalesi, lasciano il loro Paese per raggiungere l’Europa: affronteranno il deserto, conosceranno i centri di detenzione in Libia e attraverseranno il mare. Un film su: il senso di responsabilità; la

STRIKE ANYWHERE

STRIKE ANYWHERE

Dopo più di dieci anni di attesa, tornano in Italia gli Strike Anywhere! L’iconica band melodic-hardcore punk americana sarà in concerto in Italia il prossimo 10 ottobre al Legend Club di Milano.