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Recensione : Haiku Funeral – Nightmare Painting

Spiazzante e multiforme creatura oscura formata da due pazzi che rispondono al nome di William Kopecky e Dimitar Dimitrov, che dal 2008 hanno unito le loro forze negli Haiku Funeral.

Partendo dal black metal i nostri si addentrano in molteplici territori, riuscendo a concepire un disco che ad ogni nota stupisce e delizia. Nightmare Painting è un album che effettivamente dipinge incubi e i nostri due black metallers di incubi ne hanno tanti. Fin dal loro primo disco “Assassination In The Hashish Cathedral” seguito da “Hell”, che dura esattamente 666 secondi, per arrivare a “If God Is A Drug” gli Haiku Funeral fanno un genere a sè stante, totalmente personale, quasi un’elettronica onirica e distorta, piena di simbolismi e di cose originali.
Come altri cervelli eccellenti della scena black metal, gli Haiku Funeral prendono il genere come punto di partenza e come attitudine musicale, per poi arrivare ad un risultato totalmente slegato dai canoni tradizionali del genere. Il black metal, nei casi migliori, si sta evolvendo, sta cambiando traiettoria, essendo appunto più un’attitudine che un genere. Con questo disco troverete un portale ad aspettarvi, con al di là di esso molteplici meraviglie malate e morbose, con una musica ipnotica ed appagante. Proprio come dovrebbe essere una droga.

Tracklist:
1. The Nightmare Door
2. Blacklight Amniotic Erotica
3. Scorpion Ritual
4. Behemoth Rising
5. Raining Nightbirds
6. Flags of a New Empire Burn
7. Death Poem
8. Heavy Breasted Innocence
9. Your Heart a Black Tunnel
10. Damnation

Line-up:
Dimitar Dimitrov – vocals, electronics
William Kopecky – bass, vocals

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