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Recensione : Gozzilla & Le Tre Bambine Coi Baffi – Finché Non Creperò

Facendo vostro questo disco ascolterete un suono vivo, incompromissorio, urticante e condito con testi cattivi e spesso scorretti.

Gozzilla & Le Tre Bambine Coi Baffi – Finché Non Creperò

Quando si è ragazzini e si è nati in un paesino pieno di fabbriche e privo dell’odierna tecnologia serve assolutamente una guida.

La mia guida spirituale, musicale, kulturale e quant’altro è stato un punk abitante in una via vicina a casa mia, l’unico presente nel mio borgo desolato.

Si trattava di un personaggio davvero singolare che viaggiava sull’autobus n°6 Savona-Portovado portando con sé uno di quei vecchi stereo enormi tipo video hip hop, solo che dal suo uscivano raffiche di Dead Kennedys e Gbh.
La sua figure ribelle e crestata era decisamente malvista dalla classe operaia vadese, che il monolitico P.C.I. stava traghettando dalle tumultuose rive rivoluzionarie al tranquillo approdo del compromesso storico.

Ricordo ancora il suo chiodo pieno di spille e di borchie e la scritta che vi aveva vergato con un pennarello argentato “Quando la fantasia distruggerà il potere una risata lo seppellirà e anarchia sarà”.

Nel caso di questa band di depravati ho deciso di modificare leggermente il motto in “Quando l’ignoranza distruggerà il potere una risata lo seppellirà e anarchia sarà”.
Eh già perché i Gozzilla & le tre bambine coi baffi sono davvero un gruppo orgogliosamente ignorante e così, dato che ormai la fantasia latita, perché non provare con badilate di ignoranza?

Badilate che i nostri, con questo nuovo album, mettono a disposizione di una folla osannante già per la terza volta.
Si comincia con il punk’n’roll ’77 di Non ci sono più i bar di una volta per poi passare all’hard-core, o forse sarebbe meglio dire oi-core, di Oi!Gozzilla!La birra sia con noi e della politicamente scorrettissima Candidato,ma c’è spazio anche per lo stomp limaccioso e crampsiano che si evolve in una furiosa cavalcata alla Meteors Quando morirò, per il suo western di Sporchi, marci e ubriaconi e per l’efferatezza spensierata della conclusiva Sono il più vecchio bastardo della città.

Un discorso a parte lo meritano le cover quella dei Corvi (Ragazzo di strada) e quella dell’indimenticabile Franco “Er Califfo” Califano (Io me ‘mbriaco) e il pezzo intitolato Sei solo la cui introduzione mi ha ricordato un pezzo a me molto caro del primo h/c inglese “Megalomania” dei Blood.

Insomma come si suol dire della lande dalle quali la band proviene con i Gozzilla le chiacchiere stanno a zero, facendo vostro questo disco ascolterete un suono vivo, incompromissorio, urticante e condito con testi cattivi e spesso scorretti,e quindi uomo avvisato…
Ah a proposito, e poi chiudo, il gruppo suona davvero molto bene e anche la copertina è molto bella.
Più di così…

 

Gozzilla & Le Tre Bambine Coi Baffi

Tracklist:
1. Non Ci Sono Più I Bar Di Una Volta
2. Oi! Gozzilla! La Birra Sia Con Noi
3. La Nostra Vendetta
4. Quando Morirò
5. Ragazzo Di Strada
6. Sei Solo
7. Vivi In Una Fogna
8. Candidato
9. Sporchi, Marci Ed Ubriaconi
10. Io Me ‘mbriaco
11. Sono Il Più Vecchio Bastardo In Città

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