30 secondi di suoni di giungla, di probabili animali pronti ad attaccare, introducono Mean Devil Blues, prima traccia dei viterbesi Gorilla Pulp.
Gorilla e scimmie, dunque, ma non “monkey business”, qui si parla di roba seria.
Hell In A Can è il loro primo EP, tolta l’intro, sono 3 canzoni per un minutaggio di 15 minuti di fuzzy psycho stoner rock blues estremamente accattivante. Atmosfere southern, ruvide, grezze e aggressive.
Il basso pulsante di White Mammuth anticipa riff di chitarre e assoli dilatatati, che fungono da teletrasporto per lande deserte e polverose, in cui trovare un bar e bere bourbon e coca.
Witchcraft è molto black sabbathiana, ma senza mai esagerare. I diversi rimandi sono mescolati in modo equilibrato.
Divertente il video, pulp, grazie anche alla scelta di inserire due porno attrici molto prosperose, a conferma del nome scelto dal gruppo.
Troppo breve però l’ascolto per poter dare un giudizio più articolato: molto promettenti, ma da rivalutare sulla lunga durata.
https://www.facebook.com/gorillapulpofficial
Tracklist :
1. King of the Jungle
2. Mean Devil Blues
3. White Mammuth
4. Witchcraft
Line-up :
Maurice Flee : Chitarra, Voce
Rock Choris : Basso, Voce
Angioletto Mr. Vernati : Chitarra, Voce
Giorgio “Bulldozer” Pioli : Batteria