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Recensione : Giulio Fagiolini – Dietro A Un Vetro

Sensazioni bellissime, mentre lo senti ti viene voglia di vivere ancora per potere sentire questo piano che amplifica qualcosa che abbiamo dentro e che dobbiamo cercare fuori, e forse è questo il nostro peccato originale, non poter credere che siamo dei.

Non conosciamo ancora alla perfezione il funzionamento della mente umana, anzi ne sappiamo poco, forse perché diamo attenzione solo al lato tecnico della cosa, mentre le emozioni, il tratto finale delle sensazioni si sa da dove comincia ma non si sa dove finisce.

Accade. Ad un tratto qualcosa, sia esso una parola, un’immagine, una persona,ci fa muovere delle sinapsi, e poco si sa ma molto succede nel nostro ristretto cranio, che è forse un’antenna per captare segnali provenienti dall’ignoto, perché siamo molto più di ciò che crediamo. Ascoltando questo disco si può credere che siamo davvero di più di semplici ossa o atti che compiamo, e che ci sia un qualcosa che a volte crediamo di intravedere e che quello sia il vero motivo per cui stiamo al mondo, e quel motivo è di avere delle emozioni come quelle che ci dà Giulio Fagiolini con il suo pianoforte.

Dimenticare l’ordalia di dischi pianistici usciti recentemente, scacciate con forza dalla vostra mente l’incubo di quel mentecatto con i capelli ricci, gli occhiali e la faccia da ritardato, qui siamo su di un altro pianeta. Dietro a un vetro è la storia della musica, la mappa delle sensazioni che si possono godere attraverso i nostri padiglioni auricolari. Giulio e il suo pianoforte, nient’altro, se non un talento smisurato che gli permette di trovare sempre il codice giusto, la maniera adeguata di rendere l’atmosfera che vuole, di portarci in un sogno attraverso melodie semplici, belle quanto antiche e nuove al contempo. Si vola, si cade, ci si nasconde, e si piange, c’è tanta di quella vita dentro questo disco che la morte è relegata sullo sfondo, perché anche la malinconia viene presa come un farmaco omeopatico, anch’essa essenziale.

La Home Normal è un’etichetta nata a Tokyo che principalmente fa cose fantastiche, minimali e principalmente elettroniche, o rumorose, e che prima di dare alle stampe il disco di Giulio avevano fatto solo un altro disco di pianoforte solista, ovvero un altro italiano nel 2013, Stefano Guazzetti, un altro gran talento e questo già rende adeguatamente il valore del debutto di Giulio. Dovete sentire questo disco per capire, per sentir vibrare quel pianoforte che è in sintonia con la vibrazione del cosmo, una potenza calma e salvifica, una immediatezza che è musica mossa dall’amore, quel sentimento rivolto verso il tutto che cova dentro di noi, quando siamo allineati con gli astri. Sensazioni bellissime, mentre lo senti ti viene voglia di vivere ancora per potere sentire questo piano che amplifica qualcosa che abbiamo dentro e che dobbiamo cercare fuori, e forse è questo il nostro peccato originale, non poter credere che siamo dei.

Giulio suona anche nei Liv Charcot, gruppo che merita, ma qui ricordo ancora, siamo in un’altra dimensione, non comparabile e nemmeno quasi recensibile.

TRACKLIST
1. Libero nell’ aria
2. Vivere allo stato liquido
3. Mentre nuoti
4. Magneti
5. Dietro a un vietro
6. L’attesa
7. Suprema

URL Facebook
https://www.facebook.com/giuliofagiolinimusic/

Dietro a un vetro – Giulio Fagiolini (album sampler) from Giulio Fagiolini on Vimeo.

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