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Recensione : Funeris – Waning Light

Esordio sulla scena di questa one man band argentina denominata Funeris, alle prese con un’interessante proposta incentrata su un funeral doom dalle sembianze sufficientemente melodiche.

Funeris – Waning Light

Esordio sulla scena di questa one man band argentina denominata Funeris, alle prese con un’interessante proposta incentrata su un funeral doom dalle sembianze sufficientemente melodiche.

Alejandro Sabransky, se vogliamo, è una sorta di versione sudamericana del belga Déhà (Slow, Imber Luminis, C.O.A.G.), trattandosi anch’egli di un musicista che, con i suoi svariati progetti solisti, spazia tra tutti i generi estremi; non so effettivamente quale livello possa aver raggiunto con le sue altre creature 1917 e Bokrog ma, per quanto concerne i Funeris, l’esito è del tutto soddisfacente.
Waning Light è un album nemmeno particolarmente lungo (circa tre quarti d’ora ) per gli standard del genere che, fondamentalmente, consta di tre brani portanti, tutti al di sopra dei dieci minuti, e di altrettante tracce strumentali che, in ogni caso, rappresentano qualcosa in più che semplici momenti di passaggio e ben si integrano con i restanti episodi.
Mórbidos Deseos, Black Scent of Death e Cielo de Barro y Sangre si muovono nei dintorni di un funeral piuttosto lineare ma eseguito con notevole buon gusto ed intriso di sufficiente pathos, grazie all’uso sapiente delle tastiere e della chitarra e ad un growl decisamente all’altezza.
Le coordinate sonore ci riportano direttamente a quelle che, oggi, sono le band che meglio interpretano queste sfumature del genere, ovvero Ea e Monolithe, senza dimenticare i più recenti e già citati Slow, mentre, volendo fare ancora un passo indietro, citerei anche i magnifici Colosseum come possibile fonte di ispirazione per il musicista di Buenos Aires.
Waning Light è, nel complesso, un lavoro davvero ben riuscito e che sicuramente non deluderà chi predilige questo tipo di sonorità, alla luce di brani monolitici quanto intensi, tra i quali spicca la perla costituita da Black Scent of Death, capace di raggiungere picchi emotivi ragguardevoli.
Bella scoperta questi Funeris, altro nome da annotare nell’agenda di chi non è mai sazio di sonorità intrise di mestizia e di malinconia.

Tracklist:
1. Vorspiel
2. Mórbidos Deseos
3. Waning Light
4. Black Scent of Death
5. Cielo de Barro y Sangre
6. Mournful Winds

Line-up:
Alejandro Sabransky – Vocals, Guitars, Bass, Programming

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