I Fine 99 esistono da moltissimo tempo (quasi 15 anni), vengono da Brescia e alle spalle hanno già tre dischi all’attivo. Anto, Maury, Mele, Fisti, Festa e Diego tornano, a distanza di 2 anni, con questo Fino Alla Fine. 13 nuove canzoni a metà fra punk-hardcore, metal, elettronica e industrial; un grande minestrone di cui non ci resta che capire il sapore.
E’ con un intro marziale infestato da sirene che parte il disco, prima che Il Mostro Nella Scatola e i suoi echi metal, venati di Rammstein sfreccino rapidi e diretti. Carillon, primo singolo estratto, inizia con melodia ed emotività, per poi tuffarsi nelle profondità screamo, fra chitarre potenti e inserti elettronici, Segni Sulla Pelle riduce i bpm, affidandosi a synth e drum machine per costruire un pezzo semi-industrial/elettro-metal piuttosto insipido e incolore mentre Solo Per Ora, sempre più orientata a un suono elettro-disco, è come una bastonata nelle ginocchia, un autogol irrecuperabile, con il suo sound anni ’90 (disco-dance, per intenderci), il miagolare di un gatto (?) e la conclusione “come se si impallasse il cd”. 2250.12.11 sa di NIN che incontrano gli Orgy, sparando voci slabbrate su un tappeto sonoro compatto e impenetrabile, ma Strade Diverse (che vorrebbe essere una ballatona) gli si contrappone grazie alla sua maggior quiete e stabilità (nella prima parte). Quel Sottile Filo ci fulmina con lo sguardo e potrebbe anche funzionare (se solo venissero tolti quei banali effetti alla voce) e Solo Andata prosegue senza grosse sbavature, senza brutte sorprese. Quasi 5 Gradi è un valzer apocalittico, scuro e violento, che lascia spazio a Cosa Vuoi Pt II, più semplice, lineare e convincente. Dubbio, un continuo susseguirsi di chiari e scuri, di calma e tempesta, di elettronica e schitarrate violente, cede il passo a Viaggio Lisergico che chiude con forza e decisione. …ma non è finita qui… basta solo far passare le successive 84 tracce mute per arrivare alla numero 99, la bonus track che, ovviamente, nulla aggiunge.
Fino Alla Fine, oltre ad essere il titolo dell’album, suona anche come una mezza condanna; il disco non convince e le 13 tracce sono veramente dure da digerire. Le idee messe in gioco dai Fine 99 sono molte, anzi troppe (ci si potrebbe fare 3 o 4 dischi) e, messe tutte insieme, generano un caos alquanto disorientante. A far storcere il naso, inoltre, sono gli inserti elettronici (soprattutto quando volgono lo sguardo alla disco anni ’90) e i testi che, mi dispiace dirlo, ma sono decisamente da rivedere, troppo banali e inconsistenti. Insomma, per i nostri bresciani ci sono ancora molte cose da riordinare. Noi, convinti delle loro potenzialità (il disco è comunque suonato veramente bene) li aspettiamo alla prossima uscita.
TRACKLIST:
01. Intro
02. Il Mostro Nella Scatola
03. Carillon
04. Segni Sulla Pelle
05. Solo Per Ora
06. 2250.12.11
07. Strade Diverse
08. Quel Sottile Filo
09. Sola Andata
10. Quasi 5 Gradi
11. Cosa Vuoi Pt. II
12. Dubbio
13. Viaggio Lisergico