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Recensione : Feanor Omega – Anima

Album imperdibile per chi ama il black metal atmosferico e darkeggiante.

Un’anima melanconica, disperata, attanagliata da una depressione ed una rabbia che trova sfogo solo quando può ribellarsi al suo mondo fatto di perenne oscurità, trovando nella violenza la sola via d’uscita.

Una violenza di fondo portata dalla faccia nascosta della stessa medaglia e che, a volte, ha la meglio su quella più intimista e passiva, il bianco e il nero, puro e diabolico, melodia e violenza che si affrontano in quest’opera dalle atmosfere cangianti, sotto una grigia nebbia che avvolge la mente e appunto l’anima.
Feanor Omega è un polistrumentista austriaco, creatore di questo progetto che prende il suo nome, aiutato dal solo Mike Hell al basso e da un terzetto di ospiti : Thomas dei Tongueless Cuntkiller al growl , Richy con la sua sei corde, proveniente dai Thytopia, tutte e due presenti sul brano Risen, e Morbid_Florist, voce femminile dei Sakrileg sul brano trainante dell’album Epos:Anima.
Registrato dallo stesso Feanor Omega, mixato e masterizzato agli Oldgin Studios in Carinzia da Richard Petz e Werner Smretschnig, Anima vive nel buio della malinconia, molto dark nell’approccio alle parti atmosferiche, che si nutrono di note acustiche, umori e sensazioni depressive, stravolte dalle sfuriate black che arrivano come frustate su una mente martoriata, lasciando che la disperazione si impossessi dello spirito e che le emozioni ci travolgano in tutta la loro devastante malinconia.
L’album parte in sordina, Waiting non lascia molte tracce di sé, ma già dal secondo brano Otherworld il songwriting ha un’impennata e si manterrà di livello alto per tutta la durata del disco.
Le clean vocals molto dark sono migliorabili, ma è un dettaglio perchè quando la stupenda Risen , entra in scena, annunciata dallo scrosciare della pioggia, le emozioni si sprecano e una cavalcata black prende il sopravvento per la canzone più violenta di Anima.
Drowning, lascia la rabbia di Risen e torna la malinconia di fondo, struttura potante del concept, che si somma alla rabbia disperata che avvolge Die Sonne Weint.
E’ un susseguirsi di sfuriate elettriche e buie soluzioni atmosferiche, che hanno nella già citata Epos:Anima il punto più alto; dodici minuti di black metal sopra le righe, atmosferico, oppressivo nella sua disperata malinconia, un ascolto doveroso per gli amanti dei suoni oscuri,e picco emozionale più alto di tutto il lavoro, chiuso da uno sparo che non lascia dubbi sulla sorte di questa anima dannata.
Il lavoro in consolle, riuscito perfettamente, dona all’album suoni cristallini anche nelle parti più complesse e violente, così da poter assaporare ogni passaggio e fare di Anima un disco imperdibile per chi ama il black metal atmosferico e dark.

Tracklist:
1. Waiting
2. Otherworld
3. Risen
4. Drowning
5. Die Sonne Weint
6. Noir
7. Epos: Anima
8. Missing Home (OUTRO)
9. Not All Those Who Wander Are Lost (BONUS TRACK)

Line-up:
Feanor Omega – All instruments, song-writing, lyrics
Mike Hell – Bass

FEANOR OMEGA – Facebook

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