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Fabrizio Gatti – Educazione Americana – La Nave DI Teseo 2019

Fabrizio Gatti - Educazione Americana - La Nave DI Teseo 2019 : educazione Americana è un libro che tratta le confessioni di agente operativo italiano infiltrato della Cia americana, l’agenzia governativa che come da sua propria definizione è la prima linea di difesa degli Usa, dato che opera all’estero per difendere il paese e gli interessi americani.

Educazione Americana è un libro che tratta le confessioni di un agente operativo italiano infiltrato della Cia americana, l’agenzia governativa che come da sua propria definizione è la prima linea di difesa degli Usa, dato che opera all’estero per difendere il paese e gli interessi americani. Nel corso degli anni abbiamo visto sullo schermo e letto tantissimo sulla Cia che specialmente in Italia è usata come capro espiatorio per tantissimi accadimenti anche nostrani, anche perché la sua presenza nel nostro paese è stata abbastanza ingombrante.

Possiamo quantificare l’influenza che la Cia ha avuto nella vita del nostro paese e di riflesso nelle nostre ben più insignificanti ?

Certamente, e questa azione la si può compiere leggendo “ Educazione Americana “ di Fabrizio Gatti, giornalista e scrittore di grandissimo talento e levatura. Gatti ha lavorato dal 1987 per Il Giornale di Indro Montanelli, per il Corriere della Sera e per L’Espresso, ha scritto “ Gli anni della peste “ nel 2003, la storia del primo collaboratore di giustizia tradito dallo Stato italiano, ha scritto due libri per ragazzi, “ Bilal “ il diario di quattro anni sotto copertura fra i migranti in viaggio dall’Africa all’Europa, e “ L’infinito errore “ sulla pandemia di Covid. Grazie alla sua instancabile attività di ricerca sul campo, e alla sua volontà di essere in prima fila per fare giornalismo il più possibile aderente alla realtà è stato scelto da Simone Pace.

Chi è Simone Pace ? Premettendo che non l’ottimo batterista italiano dei Blonde Redhead, Simone Pace è un nome di fantasia scelto dal protagonista di questa storia, un agente italiano della Cia, un italiano infiltrato fra i suoi connazionali.

Simone Pace è una delle tantissime colonne straniere che puntellano dall’esterno il peso dell’impero americano, un collaborazionista o forse un eroe, oppure solo uno che voleva fare soldi vivendo al di sopra delle sue possibilità di poliziotto qualunque in una Milano calpestata dai nostri piedi insignificanti ? La risposta non può essere univoca, soprattutto dopo aver letto questo libro, scritto in maniera meravigliosa da Fabrizio Gatti, che possiede una prosa interessantissima, molto ricca ed avvolgente, che vi porta per mano nelle strade e nei luoghi dove Simone ha operato e anche all’interno del racconto della vicenda, ovvero quando Simone incontra Fabrizio e gli racconta tutto, o dicendo il perché lo abbia scelto fra tanti.

Gatti viene scelto per la sua grande esperienza sul campo, sul suo scrivere senza preconcetti ma forse Gatti viene scelto perché scrive divinamente e tutti vorremmo che a narrare la nostra storia fosse lui. E questa storia vale davvero la pena di essere narrata, di essere letta e metabolizzata, perché è uno di quei racconti che dopo averlo finito non si vedrà più il mondo, anche il nostro piccolo mondo, con gli stessi occhi, e non sono molte le letture che possono causare ciò. “ Educazione Americana “ fa riferimento nel titolo ad “ Educazione siberiana “ di Nicolai Lilin, altro bel libro di fantasia, ance qui troviamo forse della fantasia ma è tutto reale, anzi fin troppo reale. Simone comincia a lavorare per gli americani facendo il poliziotto di città e già dalla sua genesi si può notare come queste storie siano molto comuni e differiscono assai da quello che ci viene propinato sullo schermo o in certi libri, anche se poi la realtà supera la fantasia.

Pace viene arruolato dietro pagamento di compensi da parte degli americani, continua a fare il poliziotto ma comincia a fare viaggi su è giù per l’Europa a seconda degli incarichi, e fa lunghe assenze da casa, rimanendo assente per molto tempo da sua moglie e sua figlia. E proprio la moglie ad un certo punto lo lascerà, ignara del suo segreto, pensando che abbia delle amanti o addirittura una seconda famiglia. Simone è un uomo solo, respira le tante stanze d’albergo, le attese, i messaggi cifrati inseriti nei messaggi in scorrimento sullo schermo di Mtv, le buste bianche, i compensi, le delusioni e le soddisfazioni.

Si può diventare molto facilmente un agente operativo e sottolineiamo questo termine proprio come fa Simone stesso; non sei una spia, ma un qualcosa di utile perché sei in un ambito da dove puoi passare alla Cia informazioni interessanti, ma sei altresì sacrificabile, nel senso che sei molto spendibile dato che non sei americano e che anche se vieni arrestato, ucciso od altro non sei direttamente ricollegabile all’Agenzia. Riceverai soldi ma sei sempre una pedina, e se ne sei consapevole allora tanto meglio. Come descrive benissimo Gatti, seguendo la confessione che Simone Pace fa per uccidere Simone Pace e ricominciare dato che questo libro è un lungo requiem, l’agente operativo infiltrato soddisfa soprattutto se stesso poiché riesce nella difficile opera di fare qualcosa di sopra di ciò che potrebbe fare nella sua vita normale. Tutti noi ci svegliamo spesso pensando : ma è tutto qui ? Sì, per noi sì.

Non diventerete stelle musicali o persone influenti, ma potette vivere rischiando, ingrandendo il vostro ego pensandovi importanti, azzimati e profumati, eleganti e fighi nel vostro ruolo di agente operativo, e diventarlo è più facile di quanto pensiate. Perché un’agenzia come la Cia ha bisogno di uomini in tantissime posizioni, dato che avere il maggior numero di informazione possibile è fondamentale. E non veniamo a raccontarci che i servizi segreti siano deviati o cos’altro. Essi fanno ciò che devono fare in ossequio agli ordini che ricevono e questi ordini sono interessi nazionali ed internazionali. Gli Usa senza la Cia sarebbero già a terra da tempo, senza i Simone uno Stato non va da nessuna parte. Non è tutto rose e fiori, anzi. Per interessi altri si rinuncia spessissimo alla propria vita, nel senso che non si può vivere normalmente, e bisogna uccidere il proprio personaggio ed una parte di sé stessi per poter andare oltre, se si riesce ad andare oltre, e non è affatto facile. “ Educazione Americana “ è un capolavoro narrativo, un viaggio radente sulla storia italiana, statunitense e mondiale degli ultimi convulsi anni, dai primi anni novanta fino ai giorni nostri, raccontati in maniera splendida, aderente e senza fantasie inutili. Simone Pace è una figura complicata, multi faccia e di difficile comprensione, ma si tratteggia molto bene coadiuvato dalla grande penna di Gatti.

Anche quest’ultimo è un protagonista della storia, il libro si regge sui dialoghi fra Fabrizio e Simone, anche per l’importanza dei luoghi dove si vedono e dove vivono la loro storia, che è un storia dentro la Storia. Un tuffo nei segreti attraverso luoghi che sono anche nostri, vite che potrebbero essere anche le nostre, ma che sono al soldo di interessi altri, e queste piccole vite che si sentono vive grazie a questo gioco sono solo pedine in un gioco immensamente più grande di loro e di noi, che siamo sotto pure a loro.

Rileggendo e rivivendo la storia italiana e mondiale in “ Educazione Americana “ si capisce perfettamente come la democrazia sia una barzelletta che ci raccontiamo per non impazzire, poiché i nostri governi hanno interessi che non sono i nostri, mai. Per mantenere quanto più possibile tranquille le nostre giornate e le nostre domeniche, scorre il sangue, la gente muore, informazioni passano e anche quello che noi consideriamo il più inutile servo dello stato può essere un agente operativo, e che ne sono tantissimi.

Grazie a Simone e a Fabrizio entriamo nel backstage della storia, dove tutto è più sporco e più vero, come la partecipazione di Simone all’omicidio di Gerald Bull l’ingegnere canadese esperto di super armi che stava collaborando con Saddam Hussein e altri stati canaglia. Questo libro ci porta nel cuore dell’Impero, là dove è davvero nevralgico e potente, spietato e debole, dove uccide per non morire esso stesso, e dove passa sopra a tutti i Simone se necessario, facendo facilmente a meno di lui. Simone non ha potuto fare a meno di questa Babilonia che lo ha ricompensato ed incensato a modo loro.

Però Simone, da persona estremamente intelligente quale è ha però capito, ha saputo abbandonare l’adrenalina e ha lasciato questa vita, regalandoci la ricchezza dei suoi racconti, che è unica, lasciandoci con una grane domanda : potremmo essere anche noi Simone ?

La risposta potrebbe sorprenderci.

Un libro incredibile, scritto in maniera pressoché perfetta, da leggere senza pause per poi ricominciare, un affresco unico in Italia, che stupisce per la sua normalità ma anche per la sua profondità.

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