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Recensione : (Echo) – Witnesses – Black Lion Records

Concepito ai tempi della pandemia e del primo confinamento in casa il disco è figlio di una sofferenza che è assai diversa dalla solita, da quella a cui eravamo abituati, e tutto ciò lo possiamo ritrovare qui sublimato, come sublime è tutto “Witnesses”. (Echo) - Witnesses

(Echo) – Witnesses – Black Lion Records

Un disco che acceca come il sole sul marmo.

La bellezza si può manifestare in molti modi, e può giungere di soppiatto o annunciandosi con grande fracasso, può fermarsi per un poco o continuare a viaggiare con noi. Ci sono molte bellezze differenti, alcune prendono il cuore entrando dal cervello attraverso le orecchie come nel caso del quarto disco del gruppo bresciano (EchO) che si intitola “Witnesses” ed esce per la molto attiva etichetta svedese Black Lion Records.

“WItnesses” è un disco meraviglioso, un viaggio nell’introspezione e in dimensioni totalmente differenti da quella in cui viviamo, è un sogno ad occhi aperti, un veleggiare sopra ad un ghiaccio che si può anche rompere, ma che è troppo bello per non esserci sopra. Il gruppo bresciano sta compiendo una parabola musicale notevole, un continuo avanzamento poetico e musicale attraverso un doom death metal melodico con una grande produzione che fa risaltare molto bene il tutto.

A differenza di altri gruppi della stessa corrente gli (EchO) suonano molto potenti e ben chiari, alternando momenti più carichi ad altri maggiormente rarefatti, e proprio il contrasto e l’unione di questi due stili differenti fanno la loro loro forza. “Witnesses” è un disco che vola molto alto, ha una compattezza musicale ed una bellezza che fanno quasi male, brani come “My covenant” entrano nel cuore per non lasciarlo più, e i nostri riescono sempre a creare atmosfere incredibili, momenti di pathos molto alto e assai coinvolgenti.

La loro musica sa di antico, di vibrazioni anni novanta che si sposano con il suono e la chiarezza sonora di oggi, ma il senso di questo disco e della loro musica viene da molto lontano, da quei bardi che portavano lontano i cuori della gente, e qui si varcano le porte della comune percezione e si entra in un reame che non conosciamo e di cui, come della nostra vita, non possiamo essere altro che testimoni come il titolo del disco degli (EchO).

Non si tratta di capire o di penetrare il significato, ma di vivere ascoltando il disco così come è, ed è bellissimo nel suo essere cristallino, freddo e coinvolgente, come i momenti di elettronica quando le chitarre e il cantato finiscono, i riffs bellissimi che si accompagnano ad una sezione ritmica assai importante.  Non a caso gli (EchO) sono uno dei gruppi italiani più apprezzati all’estero, e lo si può comprendere pienamente dall’ascolto di questo loro ultimo lavoro.

Concepito ai tempi della pandemia e del primo confinamento in casa il disco è figlio di una sofferenza che è assai diversa dalla solita, da quella a cui eravamo abituati, e tutto ciò lo possiamo ritrovare qui sublimato, come sublime è tutto “Witnesses”.

(Echo) – Witnesses

Altre Recensioni dei (EchO):

(echo) – Head First Into Shadow

(echo) – Devoid Of Illusions

 

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