iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Duranoia – Duranoia

A fine ascolto, i quattro brani non esaltano particolarmente, ma nemmeno deludono

I Duranoia, formazione lombarda composta da Davide Sandri, Davide Valenti, Stefano Ficagna e Simone Crimi, ritornano, dopo l’album di debutto del 2010 (“Sinceri Equivocati”), con un ep omonimo e autoprodotto. Il lavoro, giocato su sonorità rock/alternative, prende spunto da quanto fatto dalle migliori rock band americane di metà anni ’90, senza aggiungere o togliere nulla di particolare.

A dare il via all’opera è l’incalzare determinato e incisivo dell’iniziale Testo A Capo, il quale, travolgendo con la sua ampia dose di energia, lascia spazio al morbido aprirsi, infiammarsi e spegnersi, della sinuosa e ammiccante Lieto Fine.
Il piglio nervoso de I Racconti Di Katy B, invece, correndo su tempi veloci, punta tutto su ritornelli carichi di elettricità, cedendo il compito di chiudere al mix fra Smashing Pumpkins e Tool della più psichedelica e strutturata Agente Arancio.

A fine ascolto, i quattro brani presentati appaiono come piuttosto interessanti e ben concepiti. Il suono fa fatica a trovare una propria personalità, è vero, ma l’energia trasmessa e il gusto nello sviluppare melodie, convincono e lasciano ben sperare per il futuro. Una band da tenere d’occhio.

TRACKLIST
01. Testo A Capo
02. Lieto Fine
03. I Racconti Di Katy B
04. Agente Arancio

LINE-UP
Davide Sandri
Davide Valenti
Stefano Ficagna
Simone Crimi

DURANOIA – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90